Into the woods una favola di film

Da un musical di successo… Una favola di film Quattro celebri fiabe s’intersecano tra loro, legate insieme da una strega cattiva. Un c...



Da un musical di successo…
Una favola di film
Quattro celebri fiabe s’intersecano tra loro, legate insieme da una strega cattiva. Un cast stellare, guidato da Meryl Streep.
    

Cosa accadrebbe se le fiabe più famose della nostra infanzia fossero condensate in un solo film? 
La Disney ha da sempre rappresentato al cinema l’immaginario fantasioso dei bambini di tutto il mondo, che con la casa di produzione americana hanno legami affettivi individuali che ricordano, sempre, eventi della vita personale. 
Ognuno di noi è legato a un film, a una scena, a un personaggio. Cosa dire, quindi, delle fiabe dei fratelli Grimm? Probabilmente, ai più giovani, questo nome non dice niente, ma per risvegliare la memoria possiamo elencare qualche favola delle più note: Raperonzolo, Cenerentola, Biancaneve. 
Quelli che sono diventati personaggi imprescindibili dell’intrattenimento (e dell’educazione) di milioni di bambini, sono stati creati dai fratelli Grimm e resi accessibili alla cultura di massa grazie anche al cinema della Disney. Il legame tra la Disney e i Grimm è, quindi, indissolubile.

Il maleficio


Meryl Streep è la
strega cattiva
Dopo questo breve excursus, torniamo al quesito iniziale. Si possono condensare in un solo film queste fiabe? La risposta, naturalmente, è sì. Uscirà tra poco Into the Woods, musical che racchiude in sé quattro fiabe dei fratelli Grimm, con Meryl Streep come protagonista. È lei a tenere il filo che lega le storie tra loro, perché l’attrice interpreta una strega cattiva che ha gettato un maleficio su un fornaio e sua moglie (James Corden ed Emily Blunt), i quali incontreranno, nelle loro avventure, Raperonzolo (MacKenzie Mauzy), Cappuccetto Rosso (Lilla Crawford), Jack e il fagiolo magico (Daniel Huttlestone) e Cenerentola (An-na Kendrick) .

Il film è tratto dal musical teatrale Into the Woods di Stephen Sondheim, che ha debuttato nel 1987 a Broadway, ed è diretto da Rob Marshall (Chicago - 2002, Memorie di una geisha - 2005, Pirati dei Caraibi: oltre i confini del mare - 2011). Il senso della rivisitazione di queste quattro fiabe sta nello scoprire, dopo l’esito che tutti conosciamo, quale sia l’effetto dei desideri e delle azioni compiute dai personaggi che le animano. Cosa succede dopo il «e vissero tutti felici e contenti»? Qual è l’eredità che i genitori lasciano ai figli?

Il viaggio compiuto dal fornaio e da sua moglie, per liberarsi dal maleficio che li ha resi sterili, sembra affrontare proprio questo problema. Alla ricerca disperata dell’antidoto che permetterà loro di avere figli, la coppia porterà lo spettatore – quasi a sua insaputa – a ragionare sul rapporto tra le generazioni, arrivando a chiedersi cos’abbiano da dare ai propri (futuri) figli i due coniugi.

Nel bosco

Tre mesi di riprese e tre nomination agli Oscar 2015, miglior attrice non protagonista (Meryl Streep), migliore scenografia (Dennis Gassner) e miglior costumi (Colleen Atwood), rendono questo film un prodotto di alto valore tecnico.
Una tendenza che trova un’espressione adeguata nel musical teatrale portato al cinema. Non è un’operazione facile. Passare dal teatro al cinema ha spesso offerto risultati imbarazzanti, dovuti non tanto all’incapacità di chi se ne è occupato quanto ai limiti delle due arti, troppo diverse tra loro per essere velocemente conciliate. Un musical che va al cinema apre a enormi difficoltà di adattamento, una sfida che Rob Marshall ha colto pur sapendo bene a cosa andasse incontro.

Into the Woods non è una storia per bambini ma, piuttosto, una storia per quei bambini che durante l’infanzia si sono persi nel bosco con Biancaneve, o hanno accompagnato Cenerentola al gran ballo. Quei bambini, oggi, sono cresciuti, ma le fiabe restano e possono essere reinterpretate perché hanno sempre qualcosa da dire.

Deve aver provato qualcosa del genere l’attrice Anna Kendrick (Twilight, 50 e 50, Life After Beth) che, nei panni di Cenerentola, ha provato su di sé, come lei stessa ha dichiarato, «la magia di indossare quell’abito ed entrare in una fiaba». L’immedesimazione ha funzionato a tal punto che «nella prima scena che ho girato, quella del matrimonio, la situazione era talmente realistica che ho creduto di essermi sposata davvero con Chris Pine» (che interpreta il principe, ndr).

Il bosco, paesaggio ricorrente che fa da scenario all’intero film, è stato completamente ricostruito sul set. I video del dietro le quinte ufficiale, disponibili sul web, mostrano i diversi passaggi che hanno portato alla costruzione della scenografia. La stessa Anna Kendrick si è mostrata sorpresa della qualità scenografica di quel bosco (non per niente ha ottenuto una nomination agli Oscar): «Sembrava davvero di stare “into the woods” (“nel bosco”, ndr). Era un set emozionante, il migliore nel quale mi sia mai capitato di recitare».

Il valore aggiunto dei brani

La prova alla quale sono stati chiamati gli attori è stata, naturalmente, anche canora. La colonna sonora è notevole ed è costituita da ben 50 canzoni, nelle quali Anna Kendrick, Meryl Streep e gli altri si confrontano con il microfono e la musica scritta e composta da Stephen Sondheim. I brani fedeli agli originali di Broadway, costituiscono il valore aggiunto di questo film.
Vista l’uscita in dvd programmata negli Usa, ironia della sorte, prima dell’arrivo del film nelle sale italiane (negli Stati Uniti è apparso sugli schermi il 25 dicembre scorso), sono presenti su Internet diversi spezzoni video che fanno parte dei contenuti extra disponibili nella versione in dvd.

Il più noto, che sta facendo il giro del web, è una scena tagliata nella quale Meryl Streep, distrutta dalla fuga di Raperonzolo (MacKenzie Mauzy) con il Principe (Billy Magnussen), canta She’ll Be Back (Lei tornerà). Un’interpretazione che restituisce umanità, per quanto segnata da arroganza e insicurezza, al personaggio principale della strega cattiva.
Se gli extra sono questi, c’è da aspettarsi una vera caccia al dvd nel momento in cui, dopo l’uscita di Into the Woods nelle sale italiane, sarà messo in vendita.

Il 2015 rappresenta, per la casa di produzione americana, un anno “da favola”, come alcuni critici cinematografici hanno sottolineato. Into the Woods, infatti, segue di qualche settimana l’uscita di Cenerentola, film diretto da Kenneth Branagh. Il recupero dei classici e la loro rivisitazione in chiave moderna, dal punto di vista tecnico, il rispetto delle ambientazioni e delle storie e musiche originali caratterizza, ora, la cinematografia fantasy. Del resto, se la Disney è la Disney, molto si deve alle fiabe dei fratelli Grimm. Un po’ come è accaduto per la nostra infanzia.

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