Il Mondo usa e getta

di Enrico Molineri

Il Mondo usa e getta

Un grande problema per la nostra società,

ma anche una grande opportunità di cambiamento.

Viviamo in una società in cui il consumo di oggetti, soprattutto beni non strettamente necessari è in continuo aumento.

Produrre di più vuol dire utilizzare più risorse naturali petrolio, metalli e quindi portare scompensi agli equilibri ecologici, che non sono però percepibili in modo intuitivo.

Quello che possiamo osservare in modo diretto è la storia degli oggetti che acquistiamo. Uno smartphone, un detersivo, una lampadina, il cibo... arrivano nelle nostre case con una confezione che nel giro di pochi minuti si trasforma in spazzatura e viene buttata via. In natura l’uomo è l’unico essere vivente a produrre rifiuti. Dall’epoca romana fino agli anni ‘60 dello scorso secolo la “produzione” di rifiuti era di circa 60 Kg/anno per persona. Con l’avvento della plastica ed una maggiore produzione industriale siamo arrivati a produrre fino a 500 Kg di rifiuti per persona all’anno.

I rifiuti sono composti dalle confezioni dei prodotti, ma anche dai prodotti stessi che hanno una vita “programmata” sempre più corta. Gli elettrodomestici vengono progettati e costruiti per funzionare un breve periodo, in modo da incentivare l’acquisto di nuovi modelli.

Raccolta differenziata e confezioni biodegradabili possono sicuramente migliorare la situazione, ma la gestione dei rifiuti, che spesso si trasforma in un’emergenza, è solo un aspetto del problema. Negli ultimi anni si è sempre più diffusa la strategia “zero rifiuti”, che prevede una riprogrammazione del ciclo dei rifiuti in modo da permettere un riutilizzo pieno delle materie prime.

Non possiamo però vivere in modo passivo, ma dobbiamo essere critici nei confronti del modello di sviluppo consumistico: è tutto necessario quello che acquistiamo? Cosa possiamo produrre, riparare o costruire da soli?