Gli Avengers non finiscono mai

CINEMA di Claudio Facchetti Tutti insieme appassionatamente Gli Avengers non finiscono mai Non si erano ancora visti così tanti sup...

CINEMA
di Claudio Facchetti


Tutti insieme appassionatamente

Gli Avengers non finiscono mai

Non si erano ancora visti così tanti supereroi concentrati in un unico film. Ma per fermare il temibile Thanos e le sue terribili orde c’è bisogno dell’aiuto di tutti.


All’appello hanno risposto tutti presente. Come studenti tra i banchi di scuola, appena la Marvel ha chiamato, nessuno si è tirato indietro e uno alla volta ha alzato la mano per esserci. Stiamo parlando del folto manipolo di supereroi finito in Avengers: Infinity War, l’ultimo cinecomic in formato kolossal sbarcato nelle sale in questi giorni.
Già gli stessi Avengers, per la verità, non erano proprio pochi, ma per la “storica” occasione si è pensato di rinfoltire il gruppo, unendo insieme i Vendicatori con i Guardiani della Galassia con l’aggiunta di Spider-man, Doctor Strange, Black Panther, per citare i più “in vista”. Un esercito di personaggi che si spiega con il fatto che con Avengers: Infinity War si è arrivati a uno dei capitoli fondamentali e di svolta legato all’universo della Marvel.
Un universo composto, in qualche modo, da tutti i film finora usciti, dal primo Iron Man (2008) in poi, con protagonisti di volta in volta dei vari supereroi, da Thor a Captain America. Storie e personaggi che si allacciano e si rincorrono da una pellicola all’altra, anche con scarti temporali, che ora convergono verso Avengers: Infinity War.
Tuttavia, gli autori della Marvel sono stati bravi, ogni volta, a realizzare film che, seppur contenenti riferimenti ad altre trame, avessero ognuno una propria autonomia narrativa, così da non penalizzare lo spettatore che si fosse perso qualche cinecomic per strada. Ora, però, con Avengers: Infinity War il quadro complessivo si ricompone e come un mosaico ogni tessera sparsa nei passati lungometraggi sta andando al suo posto.


Le Gemme del potere

A dimostrarlo, sono gli oggetti del desiderio al centro della storia: le sei Gemme dell’Infinito che, incastonate tutte insieme nel Guanto dell’Infinito, danno a chi le possiede un potere assoluto.
Gemme che, chi ha visto i precedenti cinecomic Marvel, sa dove si trovano: quella dello Spazio è in mano al cattivo Loki, quella del Tempo è custodita dal Doctor Strange, quella del Potere ce l’ha Xandar, quella della Realtà fa bella mostra di sé nel museo del Collezionista e quella della Mente è inserita nella fronte della Visione. L’ultima, quella dell’Anima, non è mai apparsa sullo schermo e si ignora dove sia nascosta, anche se molti ritengono si trovi a Wakanda, il regno di Black Panther.
A voler metterci le mani sopra è il dittatore alieno Thanos, un tipo piuttosto tosto dai poteri eccezionali, che abbiamo già visto di sfuggita nei film The Avengers, Guardiani della Galassia e Avengers: Age of Ultron. È lui, si comprende nel film, che ha tramato da sempre dietro le quinte per far fuori gli Avengers e dominare l’Universo, e adesso può riuscirci definitivamente se troverà appunto le sei Gemme. Accanto a lui, si schierano i nefasti supereroi dell’Ordine Nero.
È chiaro che per fermare una squadra di simili cattivoni ci voglia un team altrettanto forte, ed è per questo che in aiuto ai Vendicatori arrivano anche i Guardiani della Galassia e altri supereroi assortiti. L’atmosfera si fa dunque bollente: siamo alla resa dei conti, ma la battaglia è appena incominciata.


Un cast imponente

Eh sì, è appena incominciata perché nel 2019 è già prevista la seconda parte di Avengers: Infinity War che, per adesso, non ha ancora un titolo. E questo per via che il blockbuster è considerato come un’opera unica, divisa solo per motivi tecnici e di durata. Lo affermano gli stessi registi, i fratelli Joe e Anthony Russo, confermatissimi dopo aver firmato Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War e Avengers: Age of Ultron: «Non volevamo fare un kolossal in due atti, perché il pubblico potrebbe pensare che abbiamo troncato a metà una storia. Invece è un racconto epico nel senso classico del termine, con una drammatica posta in gioco».
Il film è costato circa un miliardo di dollari, cifra giustificata dall’uso dei migliori effetti speciali, con cui sono state confezionate sequenze strabilianti, e dall’imponente cast. D’altra parte, sono tornati sul set Robert Downey Jr. (Iron Man), Chris Hemsworth (Thor), Chris Evans (Captain America), Scarlett Johanson (Black Widow), Chris Pratt (Star-Lord), Mark Ruffalo (Hulk), solo per fare qualche nome.
«Non è stato semplice dirigere il traffico tra tanti supereroi – commenta Joe Russo – , far intersecare tra loro le rispettive storie e personalità per orientarle tutte verso un unico climax, ma crediamo di aver vinto la sfida». Aggiunge Anthony: «Ci sono imprese molto intense nel film che avranno un forte impatto emozionale. L’idea è sempre quella di mettere nella storia cuore, tensione e umorismo».
Sul versante dei cattivi, la parte del leone la fa ovviamente Thanos, interpretato dall’ottimo Josh Brolin, ridisegnato dalla grafica computerizzata. «È un personaggio complesso – osserva Joe – che abbiamo cercato di rendere più realistico possibile. Il pubblico deve percepirlo come una minaccia vera, deve incutere paura. È il Darth Vader delle nuove generazioni».
Avengers: Infinity War segnerà con tutta probabilità dei cambiamenti futuri nella mappa dei supereroi. Qualcuno sussurra che sarà l’ultima volta che vedremo Iron Man, Captain America e Thor, anche perché gli attori che li interpretano hanno i contratti in scadenza. Una probabilità, dicono alla Marvel, ma al momento le bocche rimangono cucite.
Tuttavia, non sarebbe un grande problema. «La formazione degli Avengers, nei fumetti, cambia in continuazione – ha commentato il produttore Jeremy Latcham – ed è uno dei motivi per cui la serie è molto amata. Dunque, non ci sarebbe da meravigliarsi se succedesse anche nei film. L’importante è che gli ideali che animano i Vendicatori rimangano gli stessi, e su questo non si corrono pericoli».



Il fumettoÈ il 1963 quando nella mente di Stan Lee, Jack Kirby e Dick Ayers frulla l’idea di mettere insieme alcuni dei principali supereroi della Marvel Comics, la celebre casa editrice americana di fumetti di cui i tre fanno parte. Nascono così gli Avengers, ovvero i Vendicatori in italiano, che nella prima formazione si schierano con Hulk, Ant-Man, Iron Man, Thor e Wasp.Da allora, a quel quintetto, si sono avvicendati numerosi altri personaggi, rinfrescando il successo degli albi a fumetti, che ancora oggi continuano la pubblicazione. Gli Avengers hanno poi dato vita a cartoon, videogiochi, serie tv, film e merchandising vario.

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