Il santuario della Madonna Nera

VIAGGI di Francesca Binfarè Pellegrini in cammino - 4 Il santuario della Madonna Nera È quello di Oropa, coricato sulle Alpi piemont...

VIAGGI
di Francesca Binfarè

Pellegrini in cammino - 4

Il santuario della Madonna Nera

È quello di Oropa, coricato sulle Alpi piemontesi. Un luogo che sprigiona una grande spiritualità e un forte connubio con la natura. Come i suoi dintorni.


Ci sono luoghi dove la natura incontra l’anima, rigeneranti, che aprono lo spirito. Sono posti che ci fanno riscoprire noi stessi e le nostre profondità. Ognuno di noi è in continuo cammino, cerchiamo la nostra strada e spesso mettere letteralmente un piede davanti all’altro, in compagnia di altri pellegrini, aiuta a trovarla: camminare ci aiuta nella nostra personale ricerca individuale. 
In queste pagine stiamo dando spunti per pellegrinaggi più o meno lunghi, che si sviluppano tra le antiche vie o tra percorsi riscoperti che uniscono luoghi ricchi di spiritualità, sparsi lungo tutta l’Italia. Per questa nuova tappa ci spostiamo in Piemonte, tra il Santuario di Oropa (dove è venuto in pellegrinaggio anche Giovanni Paolo II) e il suo Sacro Monte, Biella e altre località della zona.


Il culto mariano

Quello di Oropa è il più importante Santuario mariano delle Alpi, che ha come sfondo il Monte Mucrone: si trova a circa 1200 metri di altitudine e dista solo una ventina di minuti (in auto) dal centro di Biella. Si dice sia stato fondato da Sant’Eusebio, primo vescovo di Vercelli, nel IV secolo. La Basilica attuale risale agli inizi del ’600 ma lungo i secoli il complesso è stato ampliato fino ad arrivare alla consacrazione della Basilica Superiore, avvenuta nel 1960.
Per la famiglia reale dei Savoia, Oropa ebbe una grande importanza simbolica e devozionale: ancora oggi sono moltissimi i pellegrini che si recano al Santuario. Proprio per il grande afflusso di persone, l’area si è ingrandita nel corso dei secoli.
Una visita al Santuario di Oropa comprende la Basilica Antica, cuore spirituale del complesso monumentale, e il chiostro seicentesco, la galleria degli ex-voto, la Basilica Superiore e il Museo dei Tesori e degli Appartamenti Reali dei Savoia. All’interno di quest’ultimo museo si possono ammirare i gioielli dell’Incoronazione, i paramenti liturgici e i documenti che hanno scandito nei secoli la storia del Santuario.
All’interno della Basilica Antica viene venerata la statua della Madonna Nera o Vergine Bruna, opera risalente al XIII secolo di uno scultore valdostano scolpita in legno di cirmolo. Secondo la tradizione, però, la statua venne portata da Sant'Eusebio dalla Palestina nel IV secolo dopo Cristo: sarebbe stata nascosta tra le rocce dove ora sorge la Cappella del Roc, costruita nella prima metà del Settecento dagli abitanti di Fontainemore, località valdostana tuttora legata al Santuario dall’antica processione che si snoda ogni cinque anni tra i monti che separano le due vallate.
Nel 2020 il Santuario di Oropa celebrerà la quinta secolare incoronazione della statua della Madonna che, si dice, non accumuli mai polvere sul volto della Madonna e di Gesù Bambino. 
Dopo un momento di raccoglimento e preghiera, una visita può portare nelle gallerie degli ex-voto del Santuario, dove sono raccolti numerosissimi quadri votivi o testimonianze fotografiche a ricordo e ringraziamento per una grazia – appunto – ricevuta. Da un lato vengono rappresentate scene di persone bisognose di salvezza, dall’altro l’intervento della Madonna di Oropa che aiuta nell’estrema difficoltà, comparendo nel cielo avvolta di luce.
I quadri, risalenti a diverse epoche, spaziano dalla rappresentazione di scene di guerra a incidenti sul lavoro o automobilistici, e anche gravi malattie. Nella galleria trova spazio anche una sezione dedicata alle maglie donate da alcuni campioni sportivi in segno di devozione nei confronti della Madonna di Oropa.
Accanto al Santuario si trova il Sacro Monte, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità UNESCO. È composto da 12 cappelle realizzate tra il 1660 e il 1700, e sono dedicate a episodi della vita della Vergine: le statue al loro interno sono realizzate in terracotta policroma, e sono a grandezza naturale. Sembrano tanti grandi presepi, che raccontano momenti importanti che riguardano la Madonna.
Questa tradizione affonda le sue radici nelle rappresentazioni sacre medievali. Per visitare le cappelle si può seguire il percorso a fianco del Santuario con una piacevole passeggiata lungo un sentiero erboso. 
Del complesso di Oropa fanno parte anche il cimitero monumentale, ricco di notevoli sculture, e il giardino botanico (oggi oasi WWF) dove vengono coltivate circa 500 specie e varietà di piante in un’area verde di 20 mila metri quadri. 

Biella e Ricetto di Candelo

Poco distante da Oropa sorge la cittadina di Biella, centro con un interessante nucleo storico. La città è distribuita su tre livelli, che testimoniano i suoi sviluppi nell’arco della storia. Il Piano è di epoca romana e custodisce importanti monumenti di diverse epoche fra cui il Battistero e il campanile romanici e la chiesa di San Sebastiano (è uno degli esempi più importanti di architettura rinascimentale dell’intero Piemonte), inseriti in un contesto elegante frutto dello sviluppo urbanistico ottocentesco. Il quartiere del Piazzo, invece, mantiene le caratteristiche del borgo medioevale che era, voluto nel 1160 dal vescovo di Vercelli, mentre lungo il torrente Cervo spiccano monumenti di archeologia industriale trasformati in centri culturali.
A Biella si trovano la casa della Sindone, costruzione del secolo XV con un dipinto della Sacra Sindone sul portone d’ingresso, e la Porta della Torrazza, un arco eretto dal Comune nel 1780 per ricordare le quattro visite fatte dai Reali di Casa Savoia alla cittadina. 
A proposito di borghi medievali, risale sempre a questa epoca anche il suggestivo ricetto di Candelo. Candelo si trova alle porte di Biella: nel cuore dell’abitato c’è il ricetto medievale, ossia un villaggio fortificato del XIV secolo perfettamente conservato. Le sue strade, le cosiddette “rue”, regalano un salto indietro nel tempo, molto affascinante: la struttura medievale del quartiere è intatta, le case oggi ospitano negozi di artigiani. Le mura della fortificazione sono state costruite dalla comunità contadina per proteggere i prodotti della terra, e sono composte da ciottoli di torrente.
Merita una visita anche la chiesa di Santa Maria Maggiore, di antichissime origini. Proprio lì accanto inizia la via dei Mulini che conduce alla Baraggia di Candelo, un’area di praterie e brughiere che fa parte della Riserva Naturale delle Baragge nata per tutelare questo paesaggio dalle caratteristiche uniche, tanto da essere conosciuto anche come la “Savana del Biellese”.

Un tuffo nella natura: l’Oasi Zegna

Sempre in quest’angolo di Piemonte, percorrendo la strada Panoramica Zegna ci si addentra nell’Oasi omonima, situata in un’area montana. Se state pensando a Zegna, uno dei marchi più importanti della moda, non state sbagliando. Negli anni ’30 Ermenegildo Zegna progettò e finanziò la strada panoramica che collega Trivero ad Andrate, nel Canavese; trasformò la montagna triverese in un armonioso giardino, facendo piantare conifere, rododendri e ortensie.
Il gruppo Zegna, successivamente, ha creato l’Oasi Zegna (il cui simbolo è un rarissimo coleottero iridescente, lo scarabeo d’oro) con lo scopo di valorizzare il territorio. Se siete appassionati di bird watching, cioè di osservazione degli uccelli, questo spazio verde vi regalerà ottimi punti di osservazione.
L’Oasi Zegna, oltre a essere un paradiso naturale, è anche il luogo ideale per chi fa sport. Qui si possono praticare escursionismo e mountain bike lungo i percorsi indicati e i numerosi sentieri che entrano nel selvaggio territorio dell’Alta Valsessera, ma anche sport invernali, parapendio e deltaplano, trekking a cavallo e arrampicata sportiva. A Bielmonte, cuore dell’Oasi Zegna, ci si può divertire sulla pista di bob estivo, mentre il Palasport ospita in inverno una pista di pattinaggio su ghiaccio e in estate un campo di basket. 



INFO

È possibile organizzare visite guidate di gruppo all’interno del complesso museale di Oropa. Le informazioni su trovano sul sito santuariodioropa.it
La visita al Museo dei Tesori richiede l’acquisto di un biglietto.
La Basilica Superiore è al momento chiusa per restauri; è però possibile assistere alla Messa.

sacromonte-oropa.com

atl.biella.it

prolococandelo.it

oasizegna.com


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