L’enciclopedia in tasca

di Stefano Moro L’enciclopedia in tasca È passato, e da un po’, il tempo delle Garzantine e dell’Enciclopedia di famiglia. ...


di Stefano Moro



L’enciclopedia in tasca





È passato, e da un po’, il tempo delle Garzantine e dell’Enciclopedia di famiglia. Basta navigare i principali store online per scoprire decine di app che permettono di registrare un suono, un’immagine, un fiore e scoprire in pochi secondi di cosa si tratti. App che avrebbero fatto gola a quegli studenti che vent’anni fa passavano i loro fine settimana a classificare fiori per l’erbario o le serate a memorizzare e distinguere opere d’arte del Cinquecento in vista di un’interrogazione programmata.

Ma non c’è bisogno di andare così lontano. Fino a pochi anni fa era infatti ancora un miraggio la ricerca visuale e non erano neppure in tanti a disporre di uno smartphone e di una connessione economica a Internet. Oggi invece basta andare sul proprio market di riferimento e scaricare ad esempio LikeThat Garden, per diventare un classificatore esperto di fiori e piante.

Un solo click scatena infatti la foto a un fiore e la ricerca nel database delle migliaia di schede botaniche dell’applicazione. E se una volta serviva studio ed esperienza per classificare una Veronica agrestis Linneo, oggi con un po’ di fortuna (e di fiducia) bastano pochi secondi.


Nella giungla del web

Lo stesso vale per l’identificazione di un’opera d’arte o il riconoscimento di un’immagine con Goggles. L’innovativa e poco conosciuta app di Google permette di effettuare una vera e propria ricerca visuale, confrontando l’immagine di partenza, oggetto, panorama o quadro che sia, con tutte quelle indicizzate dal motore di Mountain View, per scoprire di cosa si tratti.

Sarà invece nota ai più la popolare Shazam, app in grado di riconoscere in pochi secondi un brano musicale o un programma TV, presentando all’utente svariate informazioni oltre all’opzione di acquisto. Il sapere a portata di mano, parrebbe di poter dire.

Ma la generazione google-wikipedia, quella più informata che mai su qualunque argomento, quella dal copia-incolla più veloce del web, quella che non ha bisogno di approfondire-confrontare-chiedere, segna il trionfo o la sconfitta dell’apprendimento? E, soprattutto, questa generazione che si beve ogni bufala che circoli su Facebook, che scrive i temi e le tesine con Google, che “è sicura che sia un Caravaggio perché l’ha detto l’app”, questa generazione sarà in grado di selezionare le fonti e di esercitare un po’ di spirito critico nella giungla informativa del web?



Tre app per ogni occasione




Nome: LikeThat Garden

Descrizione: fiori e piante a portata di click! Con l’app fotografi e cerchi la corrispondenza con le schede di migliaia di specie botaniche

Prezzo: gratis

Market: Google Play, iTunes






NomeShazam

Descrizione: clicca e trova tutte le informazioni sul brano che stai ascoltando o sul programma TV che stai guardando

Prezzo: gratis

Market: Google Play, iTunes, Windows Phone








Nome: Goggles

Descrizione: è l’app di Google per cercare sul web attraverso le immagini: inquadra, scatta e cerca.

Prezzo: gratis

Market: Google Play

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