Pentìti e perdonati
speciale di Marta Cardini Il rancore non serve a nulla Pentìti e perdonati Dal pentimento al perdono:...
https://www.dimensioni.org/2018/03/pentiti-e-perdonati.html
speciale
di Marta Cardini
Pentìti
e perdonati
Dal
pentimento al perdono: con diversi modi di chiedere scusa,
tra
gli esseri umani il percorso non sempre ha esiti positivi.
Ma
Dio perdona sempre, buoni e cattivi.
Chiedete spesso scusa? E perché lo fate?
Per ottenere dei vantaggi sociali o per chiedere perdono, in quanto vi
sentite veramente pentiti? Sapete scusarvi davvero?
Chiedere scusa è un comportamento che varia da cultura a cultura.
I giapponesi lo fanno per ottenere fiducia, sembrare più affidabili e ottenere
dei vantaggi. In Europa e USA ci scusiamo più del necessario e le donne si
scusano più degli uomini. I Canadesi hanno una legge che regola il chiedere
scusa. I cinesi lo fanno per formalità, senza pensare al perdono.
Nel mondo del lavoro chiedere scusa potrebbe invece nuocere perché
metterebbe in una posizione di sottomissione e potrebbe essere un freno alla
carriera. In tutti gli altri ambiti c’è anche chi chiede scusa perché prova
vero pentimento. Ma il perdono non sempre è garantito. Chi invece
perdona sempre è Uno Solo...
Le scuse “sociali”
C’è chi chiede scusa senza essere veramente pentito e lo fa per ottenere
fiducia o per ottenere dei vantaggi. Sono le cosiddette “scuse superflue” o
“scuse sociali”, che servono per sembrare persone più affidabili e sensibili.
Le usano molto i manager giapponesi, soprattutto per motivi di business che, ad
esempio, si scusano per il malfunzionamento di un prodotto per riottenere la
fiducia del pubblico. Sono scuse di convenienza, che servono per
sembrare più affidabili, ridurre la tensione e riacquistare la stima dei
clienti.

Scusarsi per vero pentimento
Nei Paesi anglosassoni, in Europa e negli USA le donne sembrano scusarsi
di più degli uomini, forse a causa di una maggiore “sensibilità”. Scusarsi
anche quando non serve però può essere sintomo di insicurezza e, a
volte, può diventare un freno alla carriera, in quanto metterebbe in una
posizione di sottomissione o svantaggio. Mentre nella cultura cinese la scusa è
un atto dovuto, in cui il valore del perdono è del tutto assente.
Nella nostra cultura, italiana ed europea, invece chiedere scusa ha un
significato più profondo, legato soprattutto alla tradizione cattolica.
Si chiede scusa quando siamo veramente pentiti di qualcosa, quando ci sentiamo
dispiaciuti e vogliamo in qualche modo liberarci da una colpa.
La parola “scusa” deriva dal latino ex-cusare, che
significa “allontanare la cagione di qualcosa”. Nei Paesi anglofoni Sorry
deriva dall’antico Sarig, che significa “pieno di colpa e dispiacere”.
Perdonare per i cristiani
Dall’altra parte c’è chi accetta o meno di perdonare. Perché le scuse si
possono anche rifiutare. Nella nostra cultura il perdono è la cessazione dell’impulso
di risentimento nei confronti di un’altra persona. Si tratta di un gesto
umanitario con cui, vincendo il rancore, si rinuncia a ogni forma di rivalsa di
punizione o di vendetta nei confronti di un offensore. Si vuole perdonare le
difficoltà altrui con benevolenza.
Nel cristianesimo, in particolare, il perdono è anche la remissione
dei peccati, l’assoluzione delle colpe che Dio accorda quando il peccatore
pentito riconosce, confessa e abbandona il suo peccato. La parola perdono
deriva dal latino medioevale, in cui il verbo “perdonare” equivale a
“condonare”.
Nel Nuovo Testamento il concetto di perdono è indicato
da due parole greche con significati particolari: la prima è aphiemi che
in greco profano (Omero) è usato per indicare il mettere in libertà una persona
o una cosa, sciogliere, abbandonare, permettere, concedere, rinunciare,
condonare, lasciare andare ecc…; la seconda parola greca è hilaskomai che
ha un significato particolare. Ha infatti valore di espiare, conciliare se
stessi, placare il Dio irato, rendere benevolo e misericordioso.
Il perdono cristiano è strettamente legato alla penitenza, in
greco metamelomai (avere rimorso rimpianto e pentimento, cambiare
opinione e giudizio su qualcuno) e metanoeo (cambiare mentalità, mutare
pensiero, convertirsi). Gesù invita al pentimento in Lc 13. <