Rudy, 20 anni
Carissimo Piergiorgio, come dite? Vi sembra strano che io parli a un defunto? E perché mai? Quante volte, col pensiero, andate a...
https://www.dimensioni.org/2013/10/letterina-rudy-20-anni.html
E perché
mai?
Quante
volte, col pensiero, andate anche voi alle persone care che non ci sono più, e
confidate loro i problemi e le tribolazioni che vi affliggono, oppure raccontate
le grande gioie del cuore?
Dicevamo.
Carissimo Piergiorgio, sembra ieri: il mondo era più semplice, la vita più
dura, le esperienze più vere e tutto pareva distinguibile in buono e cattivo,
giusto e sbagliato. Erano belli i tuoi tempi, quelli dell’impegno che portava
frutti tangibili, quelli del sorriso espresso sempre e comunque, perché la
testimonianza da dare era forte, perché la società lo richiedeva. Oggi, vedi,
tutto è più sfumato.
Ci sono tante
forme di piccole verità, spesso Quel che è sbagliato non è poi così sbagliato.
La chiamano “società liquida”, e starci dentro è molto difficile. O meglio: è
sfidante, nel senso che non puoi abbassare la guardia nemmeno un secondo, che
le persone non si aspettano niente da te, per cui uno può anche scegliere di
non voler dimostrare nulla al mondo, e stare a casa a dormire.
Provengo
da una piccola ma fiera diocesi della cintura della tua amata Torino. Persino l’idea
di fabbrica, di operai, di lotte per i diritti è cambiata. E le famiglie hanno
nuovi e più “fluidi” problemi, che si chiamano mobilità, esuberi, Tfr da
riscattare e così via. Io vivo di riflesso questo nuovo modo di intendere anche
l’impegno cattolico, attraverso gli occhi dei bambini che seguo all’oratorio.
Sai, l’oratorio
è multietnico e multicolore, il clima è sempre di festa. Ma c’è rispetto,
profondo rispetto per chi – tantissimi – vive situazioni difficili. Ecco così
che il nostro impegno si trasforma in una collaborazione continua e
costruttiva, in una “rete” che scavalca i confini della famiglia.
Oggi ha
bisogno Tizio, domani ha bisogno Caio. Il Cristianesimo, sempre e di più con i
piccoli e gli ultimi, oggi non è una scelta di campo, un’attestazione di
verità. È dire: “Cosa faccio, mi giro dall’altra parte o mi lascio toccare da
quello che mi succede attorno?”. La grande borghesia torinese – ma anche
milanese, romana, napoletana – che ha costruito, nel bene e nel male, il nostro
Paese, partendo proprio dal tuo tempo, oggi è in posizione attendista: osserva
con paura un mondo sgretolarsi. E siccome nessuno ha ancora introdotto nuovi modelli
di riferimento, tutti si aspetta che qualcosa accada, che qualcuno arrivi.
Carissimo
Piergiorgio, ancora due mesi ci separano dalle elezioni politiche, e io ogni
sabato pomeriggio guardo in faccia i miei bimbi sudati e scalmanati che corrono
dietro a una palla nel campetto all’oratorio e mi dico: “Meritate un futuro di
ricchezza piena: dentro, fuori e tutt’intorno”. Il comico Maurizio Crozza
afferma che il governo ha risolto il problema del futuro dei giovani: gliel’ha
tolto del tutto. Io sono più speranzoso. E quando vengo colto dallo sconforto e
dalla rabbia penso a te.
Non hai
avuto bisogno di una vita intera per rendere presente il messaggio di Gesù. Non
hai avuto bisogno della Tv, oppure di un reality perché il tuo nome circolasse
tra le vie di Torino e la gente guardasse a te con ammirazione. I miei bambini,
l’oratorio tutto, i giovani e i vecchi hanno in questo momento necessità di una
persona come te. Poche parole, ma tanto amore, che si trasforma in gesti, che
si spende fino alla fine per gli ultimi. E attenzione, Piergiorgio: gli ultimi
oggi sono aumentati a dismisura, ma sono cambiati e provengono da un altro ceto
sociale.
Sono i
papà divorziati, gli anziani che reggono con una pensione due generazioni, i
disoccupati o prossimi a diventarlo. Occorrono nuove strategie d’amore per
risollevarci tutti insieme.
Occorre un
pensiero nuovo, fatto meno di sovrastrutture e più di azioni concrete. Occorre
una chiesa che si preoccupa del contesto allargato, non chiuso nel perimetro
curiale. Ah, quante cose sarebbero da cambiare, e quante idee verrebbero dal
tuo ingegno effervescente! Anche se non sei tra noi, puoi mettere una parola
buona e suggerirci idee intelligenti per dare un significato pieno alla parola
Speranza?
Destinatario:
Piergiorgio
Frassati
Mittente: Rudy, 20
anni,
Animatore
Con
affetto Rudy