La porta, la via, la verità e la vita
dheaven di Domenico Sigalini La porta, la via, la verità e la vita C’è qualcosa di indefinibile, di misterioso che accomuna tutt...
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dheaven
di Domenico Sigalini
La
porta, la via, la verità e la vita
C’è qualcosa
di indefinibile, di misterioso che accomuna tutti gli uomini, ricchi e poveri,
bianchi e neri, giovani, anziani, religiosi e no: la vita.
È l’insieme
delle cose che desideriamo e di tutte quelle che le rendono possibili. Delle
promesse affascinanti di cui ci sentiamo destinatari, ma anche di tutte le
incognite oscure che temiamo. Vivere è un mestiere rischioso, ma è un bene. E
questo bene ci è donato da Dio.
Proprio
perché è un bene molti tentano di privarcene. Ci sono “ladri che vengono per
rubare, uccidere e distruggere”, dice il Vangelo. Ruba, uccide e distrugge la vita chi inquina l’aria che respiriamo, toglie il
futuro alle giovani generazioni, spegne i sogni dell’amore nel vizio, vende il
povero per un paio di sandali, scandalizza i piccoli, tratta ogni vita, anche
di chi ha appena iniziato ad affacciarsi all’esistenza, come merce da vendere e
comprare, su cui fare esperimenti e costruire carriere.
È un ladro chi fabbrica armi e progetta guerre, che non protegge la
vita o non la cura sul posto di lavoro, chi la distrugge a sé o agli altri
sulla strada.
Ma ruba,
uccide e distrugge la vita anche chi ti avvelena l’anima, spegne nel cuore la bontà con l’odio, la purezza del
cuore con le subdole mercificazioni di ogni sentimento.
È importante
però che vediamo anche quanta dedizione alla vita ci circonda. I genitori che la donano e curano con generosità e
delicatezza, le persone che fanno da scudo al debole, gli educatori che offrono
ragioni di vita, gli sposi che la progettano come pienezza del loro amore, le
guide spirituali che ne curano il senso, le solidarietà sul lavoro che ne
difendono la qualità, gli sforzi che la comunità umana compie per proteggerla…
Il mondo è la
grande casa della vita in cui tutti siamo stati accolti. E c’è una porta per questa grande casa che
decide chi è ladro o chi è dono: questa porta è Gesù.
“Sono venuto perché abbiamo la vita e l’abbiamo oltre ogni misura”.
Hanno tentato
di distruggerlo, ma non ci sono riusciti. L’annuncio di Pietro in quel giorno di Pentecoste deve risuonare
ancora nelle nostre stanche vite, sulle nostre fabbriche di pietre tombali, sui
nostri “ormai”, sui nostri “speravamo”, su tutti i nostri verbi all’imperfetto.
“Sappiano
tutti con certezza che Dio ha costituito Signore quel Gesù che avete
crocifisso”. Noi sappiamo che le ragioni di vita e di speranza non sono mai archiviabili, non esistono
in biblioteca non le puoi trovare neanche su Internet; te le devi sempre costruire, cercare, attendere, invocare. È Gesù che ce le offre. “Che dobbiamo
fare?”, dicevano gli ebrei a Pietro.
Cambiamo la
direzione dei nostri passi e rivolgiamoli verso Gesù.