Legalità

di Elena Giordano Legalità “È il rispetto e la pratica delle leggi. È un’esigenza fondamentale della vita sociale per promuovere il...

di Elena Giordano

Legalità

“È il rispetto e la pratica delle leggi. È un’esigenza fondamentale
della vita sociale per promuovere il pieno sviluppo della persona umana
e la costruzione del bene comune”. (Nota Pastorale CEI, Educare alla legalità, 1991)

Siete a scuola, vedete che uno più grande strattona un vostro amico. Il classico “bullo”, che si crede intelligente e forte, invece è stupido e prepotente. Vuole 20 euro per ricaricare il cellulare.
Legalità è, in concreto, fare qualcosa per aiutare il vostro compagno. È non accettare che il bullo l’abbia vinta. È chiamare l’insegnante per far sì che questo sopruso non si ripeta più.
La legalità è un concetto, dunque astratto, ma allo stesso tempo è vita, esperienza, è qualcosa che si tocca e si prova.
Anche i bambini piccoli hanno, innato, questo desiderio di vedere il mondo rigare per il verso giusto. Da soli si muovono in prima persona, se vedono un’ingiustizia, senza attendere l’arrivo di un adulto. Le cose si complicano quando si diventa grandi. Quando, cioè, si scopre che il mondo vorrebbe essere legale, ma spesso vi sono situazioni in cui a vincere – e alla grande – è l’illegalità.
I politici? Rubano e non vanno in galera. I lavori pubblici che dovrebbero essere fatti – appunto – per il bene di tutti? Costano 10 volte tanto, perché i soggetti coinvolti vogliono la loro mazzetta. In azienda? Spesso vanno avanti i figli di Tizio o i parenti di Caio, non quelli che davvero meritano.
Quando l’illegalità si diffonde in modo così strisciante e capillare, altro che pensare al senso di giustizia! Molti si scoraggiano e dicono: «Tanto vale, allora anche io mi adeguo».
Così non funziona: la legalità è più forte di ogni sopruso, di ogni ingiustizia, persino della mafia, così potente e ramificata.
È forte perché fa parte del vostro Dna: per averla non dovete comprarla, solo farla uscire, liberarla dal vostro cuore. Ogni giorno, senza paura di essere presi in giro perché “fate la cosa giusta”, potete seminare gesti di legalità. Come? Pagando il biglietto ogni volta che salite su un mezzo pubblico. Rispettando i limiti di velocità se siete in scooter. Esigendo lo scontrino quando siete alla cassa di un negozio.
Questo fanno gli adulti responsabili; quelli che guardano alla casa, al quartiere, alla città non con gli occhi dell’egoista che pensa solo per sé, ma con gli occhi di chi vede in modo grande, cioè vede sia il bisogno del singolo, che la necessità della comunità intera.

La legalità si tocca e si “pensa”: ecco perché spesso i media parlano di “cultura della legalità”. 

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