E IO STO A CASA

Sono sempre di più i giovani che si chiudono in casa, nella loro stanzetta, catturati dalle nuove tecnologie. Un modo per sopravviv...

Sono sempre di più i giovani
che si chiudono in casa,
nella loro stanzetta,
catturati dalle nuove tecnologie.
Un modo per sopravvivere
alla paura del contatto
e sconfiggere l’incertezza.



Secondo una recente ricerca del Censis, gli italiani sarebbero sempre più attivi in casa, grazie alle molte dotazioni tecnologiche di cui sono fornite oggi le abitazioni.
A casa adesso si lavora, si socializza, si comunica, ci si svaga e si naviga in internet.
I giovani dai 14 ai 29 anni tenderebbero a confinarsi nei propri spazi. La maggior parte legge libri e giornali (42,3%), naviga in Internet (38,4%) e ascolta la radio (30%) nella propria camera da letto, mentre in seconda battuta i giovani tenderebbero a spostarsi indifferentemente nei vari ambienti della casa.
“Esco poco di casa, dice Marco, 17 anni della provincia di Vicenza. Se qualche mese fa uscivo e mi trovavo con i miei amici sui gradini della Chiesa del mio paese e magari poi andavamo a farci un giro in motorino, ora resto a casa e chatto con i miei amici su facebook”.
“Io preferisco ancora uscire- commenta Paola, 16 anni della provincia di Vicenza. Anch’io chatto su facebook in camera mia, ma poi mi trovo anche fuori con la mia compagnia, al bar dell’oratorio”.
“Faccio tutte e due le cose, afferma Diego, 16 anni di Bologna, uso internet in camera mia e quando esco con gli amici. Quando esco scambio video, foto, canzoni e suonerie dal cellulare con i miei coetanei”.
“Lavoro saltuariamente e non ho soldi per uscire, racconta Francesca, 22 anni di Milano. Perciò alla sera comunico con i miei amici dalla mia camera tramite i social network”.

La casa come luogo di lavoro
Ma c’è anche chi a casa ci lavora, utilizzando una stanza come ufficio, studio o come redazione, invece di affittare un locale esterno. Complice la crisi.
“Oltre alla crisi, a far restare più a casa gli italiani sono le tecnologie che hanno trasformato lo spazio domestico in un luogo di lavoro, in una centrale per l’informazione, per lo svago e per la lettura- ha dichiarato Giuseppe Roma, direttore generale del Censis -. Abbiamo case più piccole per famiglie più piccole che fanno però molte attività diverse. Per i progettisti e le imprese di costruzione la sfida è pensare nuove tipologie residenziali non più basate sulle vecchie divisioni funzionali in zona giorno e zona notte, ma come total body utilizzabili 24 ore su 24. Un movimento culturale che potrà servire pure a riaccendere il desiderio immobiliare”.

Il soggiorno come luogo preferito
Lo spazio domestico più utilizzato sarebbe il soggiorno, ambiente comune multiuso, di relax e socializzazione. È oggi il luogo preferito dagli italiani per guardare la televisione (lo fa il 52,7%), ma anche per leggere libri e giornali (35,1%), e persino per navigare in Internet (27,8%).
Questa prevalenza deriva anche dal cambiamento sia della struttura sociale, sia delle stesse abitazioni. In questi ultimi anni c’è stata una progressiva riduzione della dimensione media delle famiglie, con la diminuzione delle coppie con figli (-4,8% tra il 2000 e il 2010) e soprattutto con il boom del numero di persone che vivono da sole (+38,9%) e delle coppie senza figli (+20,2%).
Se la casa di cui si dispone è ampia, spesso si tende a utilizzarne solo alcuni ambienti (come nel caso degli anziani soli). Se la famiglia e la casa si rimpiccioliscono, l’ambiente di vita domestico tende a coincidere con il soggiorno.
Le fasce di età più elevata (65-80 anni) preferiscono svolgere le proprie attività negli spazi comuni dell’abitazione, ma oltre al soggiorno attribuiscono una notevole importanza alla cucina. Nel caso della tv, la percentuale di anziani che la guardano in cucina è pari al 37,9%, nel caso della radio siamo al 27,6%, per la lettura al 22,2%. La televisione sembra ridurre in parte le differenze intergenerazionali, dato che viene vista prevalentemente in soggiorno senza differenze significative in relazione all’età.

Una casa sempre più tecnologica
La casa sarebbe destinata a diventare sempre più ricca di apparecchi tecnologici. La tecnologia attualmente più richiesta è quella legata al risparmio energetico.
Tra le tecnologie di cui si sente maggiormente il bisogno seguono i dispositivi antifurto per la sicurezza domestica. Sono molto richieste anche le tecnologie di supporto all’assistenza degli anziani, come i dispositivi salvavita e di telesoccorso, i rivelatori di fumo, ecc. Sempre secondo la ricerca del Censis, circa il 30% degli intervistati tra 65 e 80 anni questa è la tecnologia domestica oggi più utile. Infine, gli ialiani segnalano come prioritarie le tecnologie dell’intrattenimento domestico (home theatre, ecc.) e quelle legate al web (wireless, ecc.) soprattutto i residenti delle grandi aree urbane (le città con più di 500mila abitanti).

Marta Cardini

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