Linguaggio da "talent"
di Carlo Mantovani Linguaggio da talent Premesso che secondo l’Oxford Dictionary selfie (l’autoscatto modaiolo da spia...
https://www.dimensioni.org/2014/01/di-carlo-mantovani-linguaggio-da-talent.html
Linguaggio
da talent
Premesso
che secondo l’Oxford Dictionary selfie (l’autoscatto modaiolo da spiattellare on line) è la
parola dell’anno − e che il titolo è pienamente meritato perché rivela la
deriva individualista dei social network (la condivisione mirata alla
moltiplicazione dell’io) −, ecco alcuni tormentoni made in Italy che meritano una riflessione:
Terra dei fuochi
Povera
Italia: a forza di inondarla di sostanze tossiche, è passata da terra dei
cuochi, a terra dei fuochi. Con due prevedibili conseguenze: 1) la
proliferazione dei false friends, i falsi amici. Non le depistanti assonanze
della lingua inglese, né quelli accumulati a forza di click su Facebook: ma
alimenti come frutta e verdura che, invece di essere salutari, finiscono con
l’avvelenarci; 2) l’impossibilità di inchiodare i colpevoli: visto che in
quell’area, di sicuro, sono inquinate anche le prove.
Nuvola
Breaking
news: guardare le previsioni del tempo potrebbe non essere più necessario. A
parte Letta, l’unico a non vedere nubi all’orizzonte, i media ci assicurano che
il futuro è la nuvola: quella informatica, che rivoluziona il salvataggio dei
dati. Alla nuvola di Apple, precursore come al solito, Microsoft risponde con la Nuvola Rosa , riservata
al gentil sesso per ragioni di pari opportunità, come le quote o i parcheggi.
In arrivo anche la Nuvola
di Fuksas, l’edificio avveniristico e costosissimo che ospiterà il nuovo centro
Congressi dell’Eur: sperando che non svanisca nel nulla, assieme ai nostri
soldi.
Vegano
La
carne, si sa, è debole: e forse è per questo che i vegani, escludendola dal
loro menù, diventano sempre più forti. E fanno notizia praticamente ogni
giorno: l’“avanzata vegan” appare inarrestabile, l’Oktober fest 2013 passerà
alla storia come quello della “apertura vegana”; e se al telegiornale si parla
della festa degli arrosticini, è soltanto grazie all’immancabile “blitz
vegano”. Titoli negativi come “figlio viene tolto alla madre vegana” o “clamoroso
flop della giornata vegana nelle scuole”, a questi livelli, sono da mettere in
conto. Nella vita non si può avere capra e cavoli: specialmente se mangi solo
tofu.
Mi arriva/non mi arriva
Sdoganata
da Mara Maionchi, è la formula indefettibile con cui, nei talent musicali,
viene giudicata l’efficacia di una performance. Nella vita di tutti i giorni,
invece, non abbiamo bisogno dei giudici di X Factor per sapere se una cosa arriva, oppure no: si va dal
treno (che arriva, ma quasi sempre in ritardo), alle ferie (che, come è noto,
non arrivano mai); e dallo stipendio (che a tanti non arriva più), alle
bollette (che purtroppo arrivano sempre puntualissime). Mi chiedo: che cosa
direbbe la Maionchi
a Berlusconi e D’Alema? Forse che la musica è cambiata e sono arrivati sì, ma
al capolinea.
Partecipato
Ricordate
quando si partecipava ad un incontro, o ad un concorso? La nuova frontiera
della retorica politico amministrativa non tollera mezze misure: tutto, adesso,
deve essere partecipato. E così sono rigorosamente partecipati il percorso per
l’infanzia, il progetto urbanistico, la gestione dell’archivio e persino la
realizzazione dei film. Insomma: pare proprio che i nostri politici abbiano
fatto tesoro degli insegnamenti di De Coubertin e ci vogliano ricordare che,
nella vita, l’importante non è vincere, ma partecipare. A meno che, ovviamente,
non si tratti di elezioni.