Una coppia di scoppiati
di Paolo Morelli Arriva sul grande schermo l’adrenalinico “Ride Along” Una coppia di scoppiati Battute, inseguimenti e sparatorie....
https://www.dimensioni.org/2014/05/una-coppia-di-scoppiati.html
di Paolo Morelli
Arriva
sul grande schermo l’adrenalinico “Ride Along”
Una coppia di scoppiati
Battute, inseguimenti e sparatorie. Ci sono tutti i classici
ingredienti per una delle più convincenti commedie
d’azione di questi mesi, già campione d’incassi negli USA.
Con l’estate in arrivo
anche al cinema fanno la propria comparsa pellicole adatte per trascorrere un
paio d’ore di relax, rinfrescando la mente dopo un anno di fatiche. Uno di
questi è Ride Along, film con chiare caratteristiche da commedia d’azione diretto da
Tim Story, regista americano autore di altre pellicole commerciali come Taxi (2004), I Fantastici 4 (2005) e I Fantastici 4 e Silver Surfer,
che hanno avuto un grande successo di pubblico in tutto il mondo. Una risposta
che si è tradotta in incassi notevoli ai botteghini soprattutto per la saga dei
quattro supereroi.
Nel 2012 ha diretto la commedia
Think Like A Man, interpretata da Kevin
Hart, attore di North Philadelphia, ora
protagonista di Ride Along. Prodotto dalla Universal Pictures, l’ultimo lavoro di Tim Story
ha già incassato oltre 130 milioni di
dollari negli USA – dove è uscito il
17 gennaio – , forte dell’interpretazione di Hart (già noto al pubblico
mainstream per Scary Movie 4 e Epic Movie) e della partecipazione del rapper Ice Cube come
co-protagonista.
Il quarantaquattrenne musicista
e discografico è un personaggio poliedrico e famosissimo negli Stati Uniti
d’America, noto per numerose produzioni hip
hop che gli hanno fatto guadagnare una
grandissima notorietà soprattutto nei primi anni 2000, anche se nell’ambiente
“old school” era già noto da una quindicina d’anni.
Il suo esordio musicale risale
infatti al 1987 quando incise il singolo My
Posse con Dr. Dre. Quest’ultimo,
forse poco noto a chi non ascolta questo genere di musica, è un personaggio
centrale nell’ambiente hip hop americano e mondiale. Diventerà artefice (o
co-artefice) delle fortune di personaggi del calibro di 50 Cent, Eminem, Snoop
Dogg o 2pac, giusto per citare i più noti.
Due
tipi diversi tra loro
Come molti rapper, Ice Cube ha
avviato una carriera discografica come produttore e nel frattempo conta una
lunga serie di collaborazioni cinematografiche. In Ride Along interpreta il
detective James Payton, un poliziotto dal
pugno duro insoddisfatto di Ben Barber
(Kevin Hart), compagno e promesso sposo di sua sorella Angela (Tika Sumpter, Think Like A Man, Law & Order).
Il motivo della preoccupazione di James è la poca
spina dorsale di Ben, molto
concentrato sui videogiochi e poco affidabile nei momenti di tensione, che nel
lavoro del detective sono all’ordine del giorno.
L’incontro traumatico tra i due
spinge Ben a cercare l’approvazione del burbero cognato, mettendosi a sua
disposizione per dimostrargli di essere all’altezza di sposare sua sorella. A
quel punto è trascinato in avventure ad alto
rischio, tra inseguimenti d’auto e
scontri a fuoco con pericolosi malviventi, che metteranno a dura prova i suoi
nervi (e il suo stomaco) liberando tutto il potenziale comico di questo film
per la palese inettitudine del povero Ben, abituato ad altro genere di
conflitti nel suo lavoro di guardia in una scuola.
La formula funziona e la
pellicola è già un successo di pubblico negli USA, al punto da spingere regista
a produzione ad annunciare l’uscita di un sequel nel 2016. Girato interamente
ad Atlanta,
il film riesce a mostrare una parte della realtà della capitale della Georgia.
Come si legge nel pressbook: «Dalla
prima scena del film, molti visitatori di Atlanta riconosceranno esattamente
dove si sta per svolgere l’azione. Con le sue affascinanti periferie e le sue
propaggini industriali, Atlanta ospita entrambe le facce dell’animo di
accoglienza del Sud. Ma porta con sé anche il cuore del crimine più squallido e
della malavita internazionale. La strada senza uscita imboccata dallo sviluppo
industriale, oramai avvolto nell’oscurità, è perfetto per gli avvenimenti
turbolenti di questa storia».
Due
mondi lontani
La città di Atlanta, con molta
ironia, è svelata sotto l’aspetto della violenza e del crimine, nella quale il
detective James si muove con destrezza portando con sé il sognante Ben, solito
passare le sue serate giocando a videogame di
guerra. Emblematica una battuta di
James che, durante una sparatoria, si rivolge a lui per strigliarlo e urlargli:
«Questo non è un videogioco!».
L’atteggiamento del personaggio
interpretato da Kevin Hart è infatti, soprattutto all’inizio, piuttosto
infantile. Ben vive rinchiuso in un
mondo immaginario nel quale domina
il culto personale, che gli impedisce di vedere la realtà con i propri occhi,
elaborandola solo in una versione mediata attraverso il supereroe di un
videogioco.
Una proiezione digitale di ciò
che Ben vorrebbe essere ma che si rende conto di non poter diventare,
soprattutto nel momento in cui James gli sbatte in faccia la dura realtà delle cose.
Vivendo tra le ossessioni machiste e i videogame, Ben non riesce nemmeno a immaginare che cosa
scorra nelle vene della sua città, immensa e accogliente, calorosa e
suggestiva, ma viziata dalla corruzione e dalla criminalità, come ogni
metropoli del resto.
James si investe dell’onere di
risvegliarlo, anche se lo fa in maniera inconsapevole e mosso da motivi di scherno
più che di altruismo. Il personaggio interpretato dal rapper Ice Cube vuole
dimostrare a sua sorella che il compagno è uno smidollato, un inetto che non
vale la pena di sposare.
Nella più classica delle storie
da commedia si incrociano effetti speciali di
livello – niente di impressionante per
chi ama il genere, ma comunque buone tecniche – e una notevole interpretazione
di Ice Cube. Come accade spesso negli USA, i più noti personaggi dell’hip hop
hanno un buon successo di pubblico anche al cinema. Abbiamo già notato questo
fenomeno con LL Cool J (protagonista di Nella
mente del serial killer) o Common (The Odd Life of Timothy Green,
American Gangster).
Un
rapper di talento
L’elenco è lungo ma forse
l’unico che valga la pena approfondire (per qualità dei film e livello delle
interpretazioni) è LL Cool J che, oltre al già citato Nella
mente del serial killer (2004), è
noto per Ogni maledetta domenica (1999), Blu profondo (1999) e per la partecipazione (con ruoli secondari) a serie tv
di enorme successo come Dr.House e NCIS.
Tuttavia, salvo rare eccezioni,
i rapper nel cinema interpretano personaggi affini alle proprie personalità,
spiccando (in alcuni casi) proprio grazie allo scarso lavoro di immedesimazione
che viene loro richiesto. Ice Cube offre una
buona prova, forte anche della
lunga esperienza sul grande schermo: ha all’attivo 32 film (tra ruoli da
protagonista, secondari o semplici camei), più altri 5 annunciati, tra cui
proprio Ride Along 2.
Va considerato che il film
diretto da Tim Story non ha le pretese del kolossal, ma della pellicola che si
fa notare ai botteghini tra le commedie
d’azione, molto in voga negli USA e che
da Fast & Furious in poi si sono affermate nel mondo cinematografico come genere a
sé, soprattutto per l’uso degli effetti speciali che talvolta sovrastano
l’importanza della trama, lasciando da parte la qualità della recitazione.
Auto veloci, sparatorie, strade
americane e gag divertenti: ci sono tutti gli ingredienti canonici e necessari
per ottenere, senza molti sforzi, un film
godibile, da vedere in compagnia di
qualche amico alla domenica pomeriggio. <