Una coppia di scoppiati

di Paolo Morelli Arriva sul grande schermo l’adrenalinico “Ride Along” Una coppia di scoppiati Battute, inseguimenti e sparatorie....

di Paolo Morelli

Arriva sul grande schermo l’adrenalinico “Ride Along”
Una coppia di scoppiati
Battute, inseguimenti e sparatorie. Ci sono tutti i classici ingredienti per una delle più convincenti commedie
d’azione di questi mesi, già campione d’incassi negli USA.

  Con l’estate in arrivo anche al cinema fanno la propria comparsa pellicole adatte per trascorrere un paio d’ore di relax, rinfrescando la mente dopo un anno di fatiche. Uno di questi è Ride Along, film con chiare caratteristiche da commedia d’azione diretto da Tim Story, regista americano autore di altre pellicole commerciali come Taxi (2004), I Fantastici 4 (2005) e I Fantastici 4 e Silver Surfer, che hanno avuto un grande successo di pubblico in tutto il mondo. Una risposta che si è tradotta in incassi notevoli ai botteghini soprattutto per la saga dei quattro supereroi.
Nel 2012 ha diretto la commedia Think Like A Man, interpretata da Kevin Hart, attore di North Philadelphia, ora protagonista di Ride Along. Prodotto dalla Universal Pictures, l’ultimo lavoro di Tim Story ha già incassato oltre 130 milioni di dollari negli USA – dove è uscito il 17 gennaio – , forte dell’interpretazione di Hart (già noto al pubblico mainstream per Scary Movie 4 e Epic Movie) e della partecipazione del rapper Ice Cube come co-protagonista.
Il quarantaquattrenne musicista e discografico è un personaggio poliedrico e famosissimo negli Stati Uniti d’America, noto per numerose produzioni hip hop che gli hanno fatto guadagnare una grandissima notorietà soprattutto nei primi anni 2000, anche se nell’ambiente “old school” era già noto da una quindicina d’anni.
Il suo esordio musicale risale infatti al 1987 quando incise il singolo My Posse con Dr. Dre. Quest’ultimo, forse poco noto a chi non ascolta questo genere di musica, è un personaggio centrale nell’ambiente hip hop americano e mondiale. Diventerà artefice (o co-artefice) delle fortune di personaggi del calibro di 50 Cent, Eminem, Snoop Dogg o 2pac, giusto per citare i più noti.
 
Due tipi diversi tra loro
Come molti rapper, Ice Cube ha avviato una carriera discografica come produttore e nel frattempo conta una lunga serie di collaborazioni cinematografiche. In Ride Along interpreta il detective James Payton, un poliziotto dal pugno duro insoddisfatto di Ben Barber (Kevin Hart), compagno e promesso sposo di sua sorella Angela (Tika Sumpter, Think Like A Man, Law & Order). Il motivo della preoccupazione di James è la poca spina dorsale di Ben, molto concentrato sui videogiochi e poco affidabile nei momenti di tensione, che nel lavoro del detective sono all’ordine del giorno.
L’incontro traumatico tra i due spinge Ben a cercare l’approvazione del burbero cognato, mettendosi a sua disposizione per dimostrargli di essere all’altezza di sposare sua sorella. A quel punto è trascinato in avventure ad alto rischio, tra inseguimenti d’auto e scontri a fuoco con pericolosi malviventi, che metteranno a dura prova i suoi nervi (e il suo stomaco) liberando tutto il potenziale comico di questo film per la palese inettitudine del povero Ben, abituato ad altro genere di conflitti nel suo lavoro di guardia in una scuola.
La formula funziona e la pellicola è già un successo di pubblico negli USA, al punto da spingere regista a produzione ad annunciare l’uscita di un sequel nel 2016. Girato interamente ad Atlanta, il film riesce a mostrare una parte della realtà della capitale della Georgia. Come si legge nel pressbook: «Dalla prima scena del film, molti visitatori di Atlanta riconosceranno esattamente dove si sta per svolgere l’azione. Con le sue affascinanti periferie e le sue propaggini industriali, Atlanta ospita entrambe le facce dell’animo di accoglienza del Sud. Ma porta con sé anche il cuore del crimine più squallido e della malavita internazionale. La strada senza uscita imboccata dallo sviluppo industriale, oramai avvolto nell’oscurità, è perfetto per gli avvenimenti turbolenti di questa storia».
Due mondi lontani
La città di Atlanta, con molta ironia, è svelata sotto l’aspetto della violenza e del crimine, nella quale il detective James si muove con destrezza portando con sé il sognante Ben, solito passare le sue serate giocando a videogame di guerra. Emblematica una battuta di James che, durante una sparatoria, si rivolge a lui per strigliarlo e urlargli: «Questo non è un videogioco!».
L’atteggiamento del personaggio interpretato da Kevin Hart è infatti, soprattutto all’inizio, piuttosto infantile. Ben vive rinchiuso in un mondo immaginario nel quale domina il culto personale, che gli impedisce di vedere la realtà con i propri occhi, elaborandola solo in una versione mediata attraverso il supereroe di un videogioco.
Una proiezione digitale di ciò che Ben vorrebbe essere ma che si rende conto di non poter diventare, soprattutto nel momento in cui James gli sbatte in faccia la dura realtà delle cose. Vivendo tra le ossessioni machiste e i videogame, Ben non riesce nemmeno a immaginare che cosa scorra nelle vene della sua città, immensa e accogliente, calorosa e suggestiva, ma viziata dalla corruzione e dalla criminalità, come ogni metropoli del resto.
James si investe dell’onere di risvegliarlo, anche se lo fa in maniera inconsapevole e mosso da motivi di scherno più che di altruismo. Il personaggio interpretato dal rapper Ice Cube vuole dimostrare a sua sorella che il compagno è uno smidollato, un inetto che non vale la pena di sposare.
Nella più classica delle storie da commedia si incrociano effetti speciali di livello – niente di impressionante per chi ama il genere, ma comunque buone tecniche – e una notevole interpretazione di Ice Cube. Come accade spesso negli USA, i più noti personaggi dell’hip hop hanno un buon successo di pubblico anche al cinema. Abbiamo già notato questo fenomeno con LL Cool J (protagonista di Nella mente del serial killer) o Common (The Odd Life of Timothy Green, American Gangster).

Un rapper di talento
L’elenco è lungo ma forse l’unico che valga la pena approfondire (per qualità dei film e livello delle interpretazioni) è LL Cool J che, oltre al già citato Nella mente del serial killer (2004), è noto per Ogni maledetta domenica (1999), Blu profondo (1999) e per la partecipazione (con ruoli secondari) a serie tv di enorme successo come Dr.House e NCIS.
Tuttavia, salvo rare eccezioni, i rapper nel cinema interpretano personaggi affini alle proprie personalità, spiccando (in alcuni casi) proprio grazie allo scarso lavoro di immedesimazione che viene loro richiesto. Ice Cube offre una buona prova, forte anche della lunga esperienza sul grande schermo: ha all’attivo 32 film (tra ruoli da protagonista, secondari o semplici camei), più altri 5 annunciati, tra cui proprio Ride Along 2.
Va considerato che il film diretto da Tim Story non ha le pretese del kolossal, ma della pellicola che si fa notare ai botteghini tra le commedie d’azione, molto in voga negli USA e che da Fast & Furious in poi si sono affermate nel mondo cinematografico come genere a sé, soprattutto per l’uso degli effetti speciali che talvolta sovrastano l’importanza della trama, lasciando da parte la qualità della recitazione.
Auto veloci, sparatorie, strade americane e gag divertenti: ci sono tutti gli ingredienti canonici e necessari per ottenere, senza molti sforzi, un film godibile, da vedere in compagnia di qualche amico alla domenica pomeriggio. <


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