Aspetta un secondo!

di Stefano Moro Aspetta un secondo! Alle 23.59.59 del 30 giugno tutti gli orologi atomici del mondo si fermeranno per un sec...


di Stefano Moro



Aspetta un secondo!

Alle 23.59.59 del 30 giugno tutti gli orologi atomici del mondo

si fermeranno per un secondo. Perché? E quali problemi porterà?



Qualcuno dice che l’orologio della Terra non è preciso come quello atomico inventato dall’uomo. Poiché di solito non è una buona idea considerarsi più bravi della Natura, proviamo a capire cos’è cambiato dai tempi del Pendolo di Galileo.

Fino al 1960 il minuto secondo si definì in termini di rotazione terrestre, come 1/86.400 del giorno solare medio. Era il cosiddetto tempo solare medio. Dal 1960 al 1967 fu introdotto invece il tempo delle Effemeridi, basato sul movimento apparente del Sole e sul secondo calcolato come frazione 1/31.556.925,9747 dell’anno tropico (corrispondente cioè al ciclo completo delle stagioni) relativo al 1° gennaio 1900. Dal 1967, infine, si stabilì di far derivare il secondo dalle oscillazioni dell’atomo di cesio.

Oggi infatti l’unità di misura del tempo si definisce per mezzo della “frequenza della radiazione elettromagnetica corrispondente alla differenza tra due livelli di energia dell’atomo di cesio” e si misura con un orologio atomico, da cui la denominazione di tempo atomico. Questo spiega ciò che succederà alle 23:59:59 del 30 giugno. In quell’istante tutti gli orologi atomici del Mondo si fermeranno per un secondo. Perché?



Tempo atomico e solare

La rotazione della Terra non è costante, in particolare da tempo subisce un progressivo rallentamento, non sistematico e quindi non prevedibile, che rende saltuariamente necessario un riallineamento tra tempo atomico e tempo solare.

È questo il senso del leap second, il secondo intercalare che l’International Earth Rotation and Reference Systems Service (IERS) decide di adottare quando lo scarto supera gli 0,9 secondi. Non c’è quindi una cadenza regolare: il primo intervento di questo tipo risale al 1972 e l’ultimo al 2012.

Non è neppure detto che il secondo intercalare sia sempre da aggiungere, anche se finora è sempre stato così. Infatti la Terra potrebbe anche accelerare e, in tal caso, si renderebbe necessario a un certo punto sottrarre un secondo.

È infatti evidente che il tempo civile, quello su cui basiamo la nostra vita di tutti i giorni, deve essere ben ancorato al tempo delle stagioni, del sole e della luce, più che a orologi sempre più tecnologici e precisi. Questi sono molto utili, sempre di più con il progresso tecnologico, così come sono utili tutte le convenzioni e gli standard, ma solo nella misura in cui siano agganciati al mondo reale.

Oggi avere un’ora esatta precisa e globale è importante, infatti dispositivi medicali, di sicurezza, di soccorso e di comunicazione sono più che mai interconnessi a livello mondiale, proprio grazie alla sincronizzazione dei server e agli orologi atomici. Per questo l’attesa delle 23:59:59 del 30 giugno non è esente da preoccupazioni.

Già l’intervento del 2012 aveva causato qualche disservizio sui voli di linea e il crash di alcuni servizi social, ma oggi il timore è un po’ più ampio. Google addirittura ha deciso di spalmare il secondo nell’arco delle precedenti 24 ore, in modo da essere a posto allo scoccare della mezzanotte. Non sarà forse l’ora di un nuovo Millenium Bug, ma trascorrere quel secondo a casa e senza utilizzare il pc potrebbe essere una buona idea. <



Glossario



UTC

Il Tempo Coordinato Universale (UTC) è lo standard internazionale su cui si basa il tempo civile ed è definito come la scala di tempo con unità pari al secondo atomico.



LEAP SECOND

Il secondo intercalare (in inglese leap second) viene aggiunto o tolto, quando necessario, per riallineare l’UTC (basato sugli orologi atomici) al tempo astronomico (basato sull’osservazione della rotazione terrestre). Viene aggiunto o tolto quando tale scarto supera gli 0,9 secondi.



IERS

L’International Earth Rotation and Reference Systems Service (IERS) è un organismo internazionale responsabile del mantenimento del Tempo globale e di vari standard internazionali. È l’Ente che decide quando è necessario applicare il secondo intercalare al Tempo Universale Coordinato.



INRIM

L’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (I.N.RI.M), nato nel 2006 dalla fusione dell’Istituto Elettrotecnico Nazionale “Galileo Ferraris” e dell’Istituto di Metrologia “Gustavo Colonnetti” del Consiglio Nazionale delle Ricerche, è l’ente pubblico nazionale che ha il compito di svolgere e promuovere attività di ricerca scientifica nei campi della metrologia. L’INRIM, con sede a Torino, è fra i sei istituti al mondo che contribuiscono con orologi primari alla generazione del Tempo Universale Coordinato. Naturalmente l’ora esatta italiana ha origine qui.

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