Nel cuore verde dell'Italia
VIAGGI di Francesca Binfarè Pellegrini in cammino - 3 Nel cuore verde dell’Italia Da Orvieto a Viterb...
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VIAGGI
di Francesca Binfarè
Pellegrini
in cammino - 3
Nel
cuore verde dell’Italia
Da Orvieto a Viterbo passa
una delle antiche vie di pellegrinaggio che collegavano l’Europa a Roma. Un
percorso che è sia intimo, di crescita spirituale, sia storico-artistico, da
condividere con i compagni di cammino.
Camminare
con lentezza in un percorso di educazione
alla vita e alla bellezza, camminare per conoscere meglio se stessi e
andare incontro agli altri. Le antiche vie di pellegrinaggio, di cui sono
ricche l’Italia e tutta l’Europa, portano alla scoperta – o alla riscoperta –
delle ricchezze che ognuno di noi ha dentro di sé e di quelle che ci
circondano: camminando si ammirano le bellezze della natura e quelle create dal
genio dell’uomo, e si conoscono le persone che con noi compiono questo cammino.
Insomma, camminare non è mai il fine ma è il mezzo. Se poi questo
pellegrinaggio si compie tra Umbria e
Lazio, c’è davvero tanto di cui fare tesoro.
Nel
centro Italia si snoda un percorso a tappe lungo una delle vie francigene che
attraversano il nostro Paese, tra Orvieto,
Bolsena, Montefiascone e Viterbo, percorribile a piedi o in bicicletta;
volendo, la zona è servita anche da treni e autobus con cui spostarsi e rendere
più agevoli le tappe.
In
generale, il pellegrinaggio si svolge su sentieri non difficili, su strade
sterrate, con saliscendi non troppo impegnativi; ogni tappa è di circa 15, 20 chilometri, e i percorsi sono
segnalati in maniera chiara. Bisogna rifornirsi di acqua e cibo, ma a parte
queste e le altre abituali attenzioni di chi fa trekking non si segnala niente
di particolare. Zaino in spalla allora, si parte.
Luoghi incantevoli e
incantati
Scegliamo
di far iniziare il nostro percorso da Orvieto,
un piccolo borgo di bellezza incantata, come spesso capita di trovarne in
Umbria. Città etrusca di notevole importanza, Orvieto è stata identificata con
Volsinii, città fiorente decaduta in epoca romana e poi di nuovo rifiorita come
comune. Sorge su una rupe di tufo, e probabilmente è nota tra i turisti e i
pellegrini principalmente per il suo meraviglioso Duomo e per il pozzo di San
Patrizio.
Il
Duomo di Orvieto è un capolavoro
dell’architettura gotica, costruito tra il 1290 e il 1330 nel cuore della città.
La facciata, slanciata verso l’alto, è decorata da sculture e bassorilievi; al
tramonto cercate di trovarvi sulla piazza, l’oro che impreziosisce i mosaici della
facciata riccamente decorata e il sole calante regalano un’immagine di una
bellezza che difficilmente si dimentica.
All’interno
della chiesa, invece, non dimenticate di ammirare gli affreschi di Luca
Signorelli dedicati al Giudizio Universale nella Cappella di San Brizio (per
visitarla si paga un biglietto che contribuisce alla salvaguardia del Duomo). A
destra sulla piazza si affaccia Palazzo
Soliano, che oggi ospita il Museo dell’Opera del Duomo, e il Palazzo Papale, sede del Museo
Archeologico Nazionale.
A
Orvieto le chiese che valgono una visita sono tante, da San Giovenale a San
Domenico, così come i palazzi storici, come quello del Popolo e dei Sette. Da
visitare sono il Pozzo della Cava e il Pozzo
di San Patrizio. Il Pozzo della Cava, nel cuore del quartiere medievale, è
più antico di quello di San Patrizio, ma è stato riscoperto solo nel 1984, in
seguito a dei lavori di restauro di un’abitazione. Il Pozzo di San Patrizio è
stato realizzato a metà del ’500 per risolvere il problema
dell’approvvigionamento idrico della città, specialmente in caso di assedio.
La
sua caratteristica più interessante è la doppia rampa elicoidale di scale che
scendono fino in fondo al pozzo… dove lancerete una monetina che vi assicurerà il
ritorno per una nuova visita ad Orvieto. Ammirate i giochi di luce regalati dai
72 finestroni che si riflettono
nell’acqua del fondo, e poi risalite in superficie.
Ma
Orvieto si può scoprire anche con una serie di visite guidate ipogee: sì, si
può scoprire la ricchezza sotterranea
della città fatta di condotti, pozzi, cisterne, centri di produzione di varie
epoche, nicchie, cunicoli. La visita guidata Orvieto Underground non richiede
accortezze particolari, basta un paio di scarpe comode. Il biglietto si fa in
piazza Duomo, all’info point della Carta Unica accanto all’Ufficio Turistico.
Circa
19 km separano Orvieto da Bolsena,
percorsi nel silenzio del verde umbro – ma a Bolsena si entra nella provincia
di Viterbo e quindi nel Lazio, nella zona nota come Tuscia o Alto Lazio. Bolsena
si trova sul lato settentrionale del lago omonimo, sulle colline digradanti dei
Monti Volsini.
Il
centro storico di Bolsena è suddiviso in quattro rioni. In particolare, il
rione medievale di Castello deve il suo nome alla Rocca Monaldeschi della
Cervara, cioè quello che è il castello
di Bolsena. Oggi è la sede del Museo Territoriale del Lago di Bolsena, ed è
l’attrazione turistica più visitata della cittadina.
Ci
sono però anche altri luoghi di interesse (anche spirituale), come la Basilica di Santa Cristina con la sua
struttura romanica, e la Cappella del Miracolo, costruzione barocca che ricorda
il miracolo del sangue sgorgato da un’ostia, attorno al 1263.
Lungo la via Cassia
Da
Bolsena ci si incammina seguendo come in precedenza il percorso della via
Cassia e rimanendo vicini al lago, sulle cui sponde sorge Montefiascone. Situato a 600 metri d’altezza, offre vari punti di
osservazione sul panorama circostante, che spazia dal Lago di Bolsena a
Viterbo. Dicono che i tramonti più belli sul lago si ammirino dalla Rocca dei
Papi, ma anche dai ruderi della Torre del Pellegrino si può osservare il bel
panorama circostante.
Il
Duomo di Montefiascone - la
cattedrale di Santa Margherita - è un’imponente chiesa cinquecentesca opera di
Michele Sanmicheli, anche se la cripta è attribuita al genio di Bramante. La
sua caratteristica più evidente è la cupola, talmente grande da dominare il profilo
del centro abitato, da qualunque punto lo so guardi.
Lasciato
Montefiascone si cammina verso Viterbo
appoggiando i piedi, in alcuni tratti, sul basolato dell’antica via Cassia, tuttora
in buone condizioni. I panorami anche in questo tratto di strada (circa una
quindicina di chilometri) sono magnifici. Viterbo ha un vasto centro storico
circondato da mura, è stato insediamento etrusco e poi colonia romana: insomma,
anche qui la natura e la storia vanno a braccetto.
Viterbo
è nota soprattutto per il suo Palazzo
Papale, fatto costruire tra il 1255 e il 1266 sul colle San Lorenzo
(magnifica la loggia con archi a tutto sesto): la città venne scelta dai
pontefici come loro sede. Qui si giunse alla famosa elezione di papa Gregorio
X, dopo ben venti mesi di riunione infruttuosa dei cardinali: la popolazione di
Viterbo, allora, li chiuse a chiave nel palazzo per “incentivare” – diciamo
così! – la loro scelta. Così nacque quello che ancora oggi chiamiamo conclave,
dal latino cum clave.
Il
Duomo di San Lorenzo è uno dei
luoghi più noti e apprezzati della città. Ha una struttura romanica ma
danneggiamenti e manutenzioni, oltre ai restauri, ne hanno cambiato l’aspetto:
quella che vediamo oggi è una facciata rinascimentale. La chiesa di Santa Maria
Nuova, a dispetto del suo nome, è una delle più antiche di Viterbo visto che
risale al 1080. Dal suo pulpito, circa 200 anni dopo, la leggenda dice che
avrebbe predicato San Tommaso D’Aquino. Non lontano da questa chiesa di trova
il quartiere medievale di Viterbo, che è la zona più caratteristica della città
nonché uno dei quartieri medievali meglio mantenuti d’Europa.
Sicuramente
una visita alla città – un luogo notevole per ricchezza artistica – non può
tralasciare piazza del Plebiscito,
che è il cuore dell’abitato. Sulla piazza si affacciano il Palazzo del Comune,
l’ex Palazzo del Podestà, il Palazzo della Prefettura e la chiesa di
Sant’Angelo in Spatha (dal nome della famiglia che ne era proprietaria nell’XI
secolo). Passeggiando per Viterbo si trovano numerose altre chiese, palazzi e
fontane: la città merita di essere scoperta, magari fermandosi qualche giorno
in più. Poi, volendo, si può ripartire con il pellegrinaggio, lungo la via che
porta a Roma.
BOX
Info utili, dove trovarle
Per
informazioni su vari percorsi di
pellegrinaggio, anche europei: viefrancigene.org
Per
Orvieto, comprese quelle sui
percorsi nella città sotterranea: inorvieto.it. Sul Duomo di Orvieto, sul Museo
dell’Opera del Duomo e sui biglietti per visitare la Cappella di San Brizio:
museomodo.it
Su
Bolsena: visitbolsena.it
Su
Montefiascone e Viterbo: provincia.viterbo.gov.it