Piovono Spider-Man

CINEMA Claudio Facchetti Ragnatela affollata Piovono Spider-Man Un cartoon innovativo accompagna la nuova avventura dell’Uomo ...


CINEMA
Claudio Facchetti

Ragnatela affollata
Piovono Spider-Man
Un cartoon innovativo accompagna la nuova avventura dell’Uomo Ragno. Che per l’occasione si moltiplica.

Uno, nessuno, centomila. Viene facile legare il titolo dell’opera di Luigi Pirandello all’ultimo film con protagonista l’Uomo Ragno, ovvero Spider-Man: Un nuovo universo. Facile perché mai come in questa pellicola lo stesso supereroe targato Marvel si moltiplica in più versioni, una diversa dall’altra seppur mantenendo delle caratteristiche di base simili.
Un’idea mutuata dal mondo dei fumetti, esattamente dalla serie intitolata Ragnoverso, pubblicata dal novembre del 2014 al febbraio del 2015, realizzata da Dan Slott e Christian Gage (sceneggiature) e Olivier Coipel e Giuseppe Camuncoli (disegno). I racconti, in sostanza, presentavano cloni alternativi di Spider-Man provenienti da dimensioni parallele.

Un’animazione insolita e vincente
Un plot che ha stuzzicato i registi Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman, che hanno unito le loro forze per mettere in piedi appunto Spider-Man: Un nuovo universo, cartoon che unisce insieme l’animazione digitale con il fumetto in maniera innovativa. «È così – rivela Ramsey – , ci siamo appropriati delle due tecniche, quella di stampa e quella della grafica computerizzata, per farle interagire insieme».
Il risultato visivo è assolutamente sbalorditivo e originale. Le angolazioni delle riprese lasciano a bocca aperta, tra esplosioni di colori, soluzioni grafiche sorprendenti, tagli inconsueti, ritmo mozzafiato. Si ha l’impressione di essere risucchiati dall’avventura, circondati da un’animazione fresca e moderna, che probabilmente offre davvero qualcosa di insolito e nuovo nel fare un cartoon.

Miles e gli altri
Non si pensi, tuttavia, a un complicato quanto riuscito esercizio di tecnica. In Spider-Man: Un altro universo la storia c’è e si dipana intorno a un protagonista principale, ossia Miles Morales, il giovane afro-americano che eredita il costume e i poteri dell’Uomo Ragno proprio da Peter Parker.
Anche lui, come Peter, è un ragazzo imbranato, timido e insicuro, che però cambia personalità una volta indossata la tuta di supereroe. Così eccolo dondolarsi acrobaticamente tra i grattacieli di New York o a surfare spavaldo tra le trafficate strade della metropoli americana, comportamenti inversamente proporzionali ai problemi che incontra una volta tolto il costume.
Con sua grande sorpresa scopre però che non è solo, che esistono altri Spider-Man, simili ma diversi, provenienti da universi paralleli che sono entrati in rotta di collisione. E insieme dovranno fronteggiare una paurosa minaccia.

Il saluto di Stan
Se la base di partenza è stato, come detto, il fumetto Ragnoverso, la pellicola ne prende comunque le distanze, così come dall’universo dei supereroi della Marvel. Commenta Rothman: «Certo ci sono delle connessioni, ma ci siamo indirizzati a creare un mondo con il nostro stile». Aggiunge Persichetti: «Per questa storia, ci siamo focalizzati su Miles, poi è chiaro che ci sono dei parallelismi, ma le vicende possono coesistere insieme senza intersecarsi».
Se qualcuno pensava che il film suscitasse poco interesse, visto che si tratta del primo cartoon di Spider-Man ad arrivare nei cinema, è sulla strada sbagliata. Il primo trailer lanciato in rete ha totalizzato 44 milioni di visualizzazioni in un giorno e sui social ha raccolto oltre 164.000 conversazioni e 26 milioni di views.
Dunque, lo “spara ragnatele” continua a mantenere intatto il suo appeal e fa piacere sapere che anche in questo film, come in tutti gli altri della Marvel, ci sarà un cammeo di Stan Lee, inventore di tanti personaggi della Marvel, recentemente scomparso a 95 anni. Ricorda Ramsey: «Era una miniera di idee, un uomo per cui la creatività era automatica quanto la respirazione. Siamo stati fortunati a riuscire a coinvolgerlo in Spider-Man: Un nuovo universo». Miglior uscita di scena per il vulcanico Lee non poteva esserci.

BOX
Ma quanti sono?
Ecco gli Spider-Man che compaiono nel film.
Miles Morales - È un adolescente di Brooklyn che si ritrova a indossare il costume di Spider-Man dopo la morte di Peter Parker. Timido e impacciato, è l’esatto contrario quando diventa un supereroe.
Peter Parker - Non c’è più per questo mondo, ma non per un altro mondo parallelo. Entra così in contatto con Miles e lo allena per diventare un perfetto Uomo Ragno.
Spider-Man Noir - Si chiama anche lui Peter Parker, è un giornalista in erba, solo che vive negli anni ’30. Si batte contro la criminalità di New York ma, rispetto al Parker “originale”, è molto più spietato e oscuro.
Spider-Gwen - Prima fidanzata di Parker, Gwen Stacy viene uccisa da Goblin. Vive però nel mondo alternativo Terra-65 dove è stata a sua volta morsicata da un ragno radioattivo, trasformandola in Spider-Gwen.
Spider-Ham - Sulla carta d’identità è Peter Porker, storpiatura di Parker (in inglese pork vuol dire maiale). In origine era un ragno, ma causa una contaminazione si ritrova ad essere un maiale e a condividere i superpoteri. Di qui la trasformazione in Spider-Ham, dove ham sta per prosciutto.
Peni Parker - Giovanissima, è stata cresciuta da zio Ben e zia May ed è l’unica in grado di guidare un robot costruito da suo padre, denominato SP//dr. Per pilotarlo, però, ha dovuto farsi mordere da un ragno radioattivo.

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