Lavorare con la lana

“Amo gli animali – scrive Chiara sul sito web di Thewoolbox Company , contenitore di storie, voci, notizie dedicate al mondo dell...





“Amo gli animali – scrive Chiara sul sito web di Thewoolbox Company, contenitore di storie, voci, notizie dedicate al mondo della lana e aggiunge: − Ho un grosso limite quando si parla di bestie. Le mie avrebbero tutte un nome, ne osserverei la diversa personalità, le guarderei crescere, mi legherei affettivamente tanto da non poterle “usare” economicamente. Ma una zootecnia “fiabesca” non è né reale né economicamente produttiva”. 

Ecco allora lidea: Chiara pensa che con capre e pecore uno spiraglio cè. Perché allevarle per vederle vivere e per produrre lana non comporta sofferenza per nessuno. Ma si chiede: Produrre lana per impedire che scompaiano razze storiche locali, per contribuire a mantenere concretamente la biodiversità, per fare qualcosa che si opponga allappiattimento e alla distruzione delle piccole realtà artigiane locali, per mantenere un legame con la natura e conservare il territorio e, non ultimo (almeno per me), per non dover pensare di vendere o macellare i propri animali ha un senso, oppure sono solo fantasie  senza fondamento di un sognatore...?. Sono a un punto morto racconta , poi per caso incontro le parole Biella The Wool Company, leggo della mostra Wools of Europe... la visito e si riaccende lentusiasmo. Grazie! Toccare con mano che qualcuno riesce ad allevare un suo gregge, creare con la sua lana degli oggetti e vendere un prodotto finito artigianale con un alto valore aggiunto è stata una scoperta inaspettata. Così, in senso proprio e in senso figurato ora accarezzo una nuova idea.(...) Così conclude nei ritagli di tempo, lavoro a maglia, mi dedico alle mie creazioni e medito.   

La filatura artistica
Il sogno di Chiara è diventato realtà nella storia di Laura dellErba, che incontriamo entrando nella sede di The Wool Box Company a Miagliano (Biella), accompagnati dallAmministratore ing. Emilio Langhi. Laura, che è circondata da un piccolo gruppo di corsiste intente ad apprendere la filatura artistica alla ruota, ha messo bene in vista, per loccasione, le sue lane, ottenute con procedimenti assolutamente naturali a partire dal prodotto della tosatura, la cosiddetta lana sucida. La cardatura con gli strumenti della tradizione, la tintura con i colori vegetali, la tessitura con i telai a mano, fanno parte di una sapienza antica riportata alla luce in un contesto di modernità. «Nella trama si riesce a scorgere tutta la storia e la bellezza di un filo filato a mano». Un filato che si forma con una gestualità precisa e prende corpo tra le mani delle corsiste: prendi, tira, lascia...

Lavora con noi
Tutte al lavoro, con unoperosità silenziosa ed entusiasta che qui è lo stile. Nel loro cuore il desiderio di essere ambasciatrici della lana come Paola, Marta, Simona; tre giovani donne selezionate fra trenta candidate nellambito del progetto Lavora con noi. Tra i requisiti, oltre alla volontà di fare e alla condivisione di una filosofia fondata sulla cultura della sobrietà intelligente e parsimoniosa, del ritmo e del tempo, della formazione e del sapere, cera la conoscenza delle lingue e quindi la possibilità concreta di approccio al mondo extranazionale.   

Sentire lAria
È uno stile condiviso da Linda Allegra, tuttofare esperta in particolare di lavoro a maglia coi ferri (Tecnica Continental) da cui escono capi senza cuciture. Linda è intenta al computer nella stanza da cui si accede allesposizione dei prodotti in vendita: gomitoli, ciocche di lana grezza o semilavorata, indumenti in feltro o in maglieria e, su un tavolo, pubblicazioni, tra cui spicca Sentire lAria; la storia, illustrata da splendide fotografie, di Andrea Maffeo, divenuto pastore per scelta. Figlio di uninsegnante di scuola materna e di un medico dellospedale di Biella, Andrea ha deciso, a diciottanni, di scalare la montagna della pastoriziae di mettersi alla guida di un gregge che è molto più di un mezzo di sostentamento: è un richiamo allessenzialità della vita, ai valori genuini del rispetto per la terra e per gli esseri viventi, al silenzio delle solitudini.

Laurearsi conviene
«Una scelta davvero importante commenta Emilio Langhi . Personalmente, consiglierei di farla più tardi, dopo la laurea». Laurearsi conviene, sembra dire, anche e soprattutto per queste professioni alternative. Lui è ingegnere, e si dedica allo sviluppo dei progetti. «I piani di lavoro avviati e in corso nella provincia di Biella spiega stanno suscitando lattenzione di comunità del Nord Italia con le quali stiamo abbozzando interventi analoghi. I risultati sono straordinariamente interessanti. Ci occupiamo in particolare di fornire gli strumenti per essere   in grado di riprodurre lintera filiera tessile con un alto grado di professionalità e competenza; il percorso attuale è denominato: dalla pecora al maglione».

Dalla pecora al maglione
È proprio il caso di dirlo, ed è chiaro, quando Emilio ci introduce in un vastissimo ambiente che un tempo ospitava un lanificio ed oggi accoglie, in mucchi ben ordinati per razza e provenienza, la lana che i pastori consegnano per la pesa, il lavaggio, la vendita o lutilizzo. Unidea geniale, un vero incentivo per gli allevatori, se si considera che fino a poco tempo fa il grezzo veniva ritenuto un problema e dopo la tosatura cera anche qualcuno che doveva pagare per liberarsi di quantitativi anche ingenti di preziosi fiocchi. Uno stimolo a lavorare meglio perché, «la lana di scarsa qualità non la vogliamo e il prezzo sale in ordine al pregio».

Riconoscere la lana dallaroma
Qui cè Andrew Nigel Thompson, un tecnico inglese che da trentanni vive a Biella occupandosi di import-export della lana e conosce tutte le peculiarità della lana sucida di cui, come testimoniano aneddoti davvero divertenti, sa distinguere la provenienza anche a partire dallodore. Oggi è presidente del Consorzio Biella The Wool Company, che si occupa di valorizzazione delle lane autoctone nazionali ed europee. Il senso spiega Emilio è che le aziende consorziate rappresentano altrettanti tasselli della filiera di trasformazione tessile locale e che grazie a questa sinergia ci è possibile garantire la completa tracciabilità produttiva e il 100% made in Biella.

La lanosofia
Non è poco, ma non va certo interpretato come un discorso di chiusura. Al contrario, nella lanosofia, così la chiamano con un neologismo che letteralmente si traduce con sapienza della lana, fa riferimento a un sapere antico che nella transumanza e nellincontro tra le culture trova il suo distintivo: pastori, dunque nomadi. 

The Wool Box
The Wool Box è un contenitore di storie, voci e notizie dedicato alla cultura della lana.
missione
Mettendo a disposizione uno spazio dove produttori, trasformatori e utilizzatori di lana possano dialogare e condividere idee, sapori ed esperienze, The Wool Box intende promuovere uno stile di vita meno frenetico e più rispettoso delle diversità, compatibile con una migliore qualità del vivere,in armonia con l’ambiente e le persone.
panoramica società
 Il consorzio Biella The Wool Company riunisce esperti della lana, specialisti del processo di produzione e imprese biellesi della filiera tessile con lo scopo di preservare e promuovere insieme la cultura della lana, con un approccio che va ben oltre la visione utilitaristica privilegiando la sostenibilità dei materiali e dei processi produttivi, il rispetto dell’ambiente e la tutela delle tradizioni e dei piccoli produttori.
informazioni
http://blog.thewoolbox.it  

Claudia Strà



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