Stanco, sudato e soddisfatto e santo.
Editoriale di Valter Rossi Stanco, sudato e soddisfatto e santo. Me lo vedo così, il vero lettore di DN impegnato nell’animazion...
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Editoriale
Stanco, sudato e soddisfatto e santo.
Me
lo vedo così, il vero lettore di DN impegnato
nell’animazione estiva in uno dei tanti oratori e parrocchie ad organizzare
Centri Estivi, Grest, Estate ragazzi, Campi scuola in montagna e al mare, a cui
dedichiamo in particolare questo numero estivo.
Stanco. Perché se ti impegni
veramente a stare sempre in mezzo ai bambini, sotto il sole del pomeriggio più rovente, alla sera, quando anche
l’ultimo genitore ritardatario è partito la
stanchezza la senti, eccome. In confronto, una serata in discoteca è più
riposante, anche perché il giorno dopo dormi quanto vuoi, mentre se sei un
animatore, la mattina dopo devi ripartire ancora con più entusiasmo!
Sudato. Pezzato, fradicio, con
la “maglietta animatore” anche in
piscina, per farti riconoscere dai tuoi disperati, da lavare alla sera sperando
che asciughi per il giorno dopo. Addio trucco, se sei una ragazza, tanto si va
di gavettoni. Al massimo le unghie, per far colpo sulle ragazzine che ti guardano
e ti prendono a modello. Se non
arrivi sudato alla fine di una giornata vuol dire che non è funzionato qualcosa,
che non ce la fai, che non hai capito, che hai il freno a mano tirato.
Soddisfatto. Più di contento che da
idea di un momento e più di felice che ricorda la faccia inebetita della
famiglia Flanders. Soddisfatto dà l’idea della pienezza, dell’appagamento. Non hai bisogno di cercare altro per riempire la vita. Ne hai in abbondanza
di ciò che ti hanno dato con un sorriso, con un grazie, o anche senza. Ti fermi
alla sera, quando un poco di brezza finalmente rinfresca la giornata, e riassapori i volti, i suoni, le risate
e capisci che non serve molto a dar senso alla vita, o meglio che è tanto ciò
che hai dato e ancor più ciò che hai ricevuto.
Santo. Perché la santità
consiste nello stare molto allegri, che è molto più di ridere tutto il tempo. E
perché Dio, compagno silenzioso di
tanti momenti, d’estate ride insieme con te.
Grazie, amico lettore. Non
stancarti di cercare.