Incredibile Moreno

di Claudio Facchetti Filo diretto con l’artista Incredibile Moreno È stato il primo rapper a partecipare l’anno scorso ad “Amic...


di Claudio Facchetti

Filo diretto con l’artista
Incredibile Moreno
È stato il primo rapper a partecipare l’anno scorso ad “Amici” e ha spianato la concorrenza a forza di rime.
Oggi è tra i nomi top dell’hip hop nostrano.

      Il rap italiano non è mai stato così popolare nel nostro Paese come negli ultimi anni. Tanti i rapper che scalano le chart e hanno un grosso seguito di pubblico. Tra questi, brilla Moreno Donadoni, 24 anni, genovese, uscito in maniera forte l’anno scorso dopo il suo sorprendente exploit ad Amici. Primo rapper ad essere ammesso nel popolare talent show, ha sbaragliato la concorrenza salendo sul podio più alto e ha avviato una carriera fino a oggi dorata, con due cd, Stecca e l’ultimo Incredibile, che hanno totalizzato numeri da capogiro sul piano delle vendite.
Un fenomeno, come non si vedeva dai tempi di Fabri Fibra, accompagnato da un mare di inevitabili, quanto inutili polemiche, per la sua partecipazione ad Amici da parte dei “puri e duri” del mondo nostrano dell’hip hop. Una scelta, secondo loro, inaccettabile, da uno che arrivava dal sottobosco del rap e che, negli anni, si era distinto nei vari contest cui aveva partecipato, facendosi un nome nell’ambiente dell’hip hop.
Moreno ha fatto spallucce ed è andato dritto per la sua strada, mietendo consensi anche da tanti altri rapper, da Fabri a Clementino. Anzi, quest’anno ha perfino accettato di fare da coach alla squadra dei Bianchi di Amici, che ha poi pure vinto il talent con il primo posto conquistato da Deborah Iurato. Intanto, il suo secondo cd, veleggiava sicuro nelle acque delle classifiche italiane, dimostrando il grande eclettismo del rapper ligure. Incredibile, difatti, è un lavoro di ampio respiro che sulle solide basi dell’hip hop sa volare verso altri orizzonti sonori, dal pop al blues. D’altra parte, a confermarlo, basta scorrere la lista degli ospiti: Annalisa, Fiorella Mannoia, Antonio Maggio, Alex Britti, J-Ax e Gué Pegueno, artisti con cui Moreno interagisce nei brani. Un album, dunque, interessante e dalla lunga vita, tanto che Moreno ancora oggi lo sta portando in giro per l’Italia.
Quando ti sei imbattuto nel rap?
Durante la scuola, grazie agli amici. Ero solito ascoltare il rap straniero, poi una mia compagna mi ha fatto scoprire quello italiano, da Fabri Fibra a J-Ax, e ho deciso di provarci anch’io. Il genere lo sentivo “mio” e ho iniziato a frequentare l’ambiente, facendomi strada poco a poco.

Ascoltavi anche altra musica?
Certo, avevo e ho gusti variegati. All’epoca mi piacevano i Red Hot Chili Peppers e i Linkin Park. Da buon genovese ho apprezzato Fabrizio De Andrè, ma anche Giorgia e Alex Baroni, artisti di talento che spezzavano i miei ascolti hip hop.
Quanto è stato difficile trovare una tua identità?
L’ostacolo principale è stato riuscire a dedicarmi alla musica come volevo, visto che lavoravo come parrucchiere e giocavo a pallone. Tuttavia, un po’ alla volta, ho trovato lo spazio per seguire questa strada, facendo prima dei mixtape, mettendo su la mia crew, misurandomi nel freestyle, vincendo vari contest. Infine, è arrivato Amici.

La tua partecipazione al talent ha scatenato un mezzo putiferio tra i puristi dell’hip hop…
Ho deciso di andarci perché era una buona occasione per dimostrare quello che sapevo fare in un programma, oltre tutto, che fino ad allora non aveva ammesso il rap. Certo, per alcuni dell’ambiente underground da cui provenivo, è sembrato un tradimento, ma per me è stato un modo per far arrivare a un pubblico più ampio il mondo dell’hip hop.
Una polemica sterile, vedendo cosa accade a livello internazionale.
Senza dubbio. Da anni, negli Stati Uniti, i rapper si esibiscono ovunque, talent compresi. Creare steccati non ha senso, anzi, è bello che questo genere si contamini con altri stili e ambienti. Mi ha fatto piacere, dunque, che a Sanremo sia emerso Rocco Hunt, che al Summer Music Festival dell’anno scorso abbia prevalso Clementino o che J-Ax sia finito a fare il giudice a The Voice of Italy… Se non ci fosse tutto questo, non si parlerebbe del rap italiano e non ci sarebbero tanti rapper con i loro cd nelle classifiche.

Cosa ti ha dato di più il talent?
L’occasione di lavorare con professionisti di grande spessore nel campo musicale che mi hanno migliorato in certi aspetti, come per esempio il canto. Ho poi avuto la possibilità di confrontarmi con i mondi di altri cantanti, favorendo quei mash up che si ritrovano anche nel mio cd.

E quest’anno sei tornato ad Amici come coach.
È stata un’altra bella esperienza che si è conclusa bene, e un’altra prova di crescita nel mio percorso. È comunque un ruolo per nulla facile e chi pensa il contrario lo invito a sedersi al mio posto. Pur non avendo una grossa carriera alle spalle, spero di aver trasmesso ai ragazzi della squadra quella passione, determinazione e voglia di sognare che ho avuto io quando mi sono trovato al loro posto.

Sei molto seguito dai giovani. Senti della responsabilità nei loro confronti per quello che dici?
Penso che quelli della mia età abbiano già la maturità necessaria per capire cosa sia giusto o sbagliato. Al pubblico dei ragazzi, invece, cerco sempre di trasmettere un’immagine positiva.

In quale modo hai affrontato il nuovo cd rispetto al precedente?
Stecca fotografava un po’ il mio passato ed era una specie di biglietto di presentazione. Incredibile è un po’ il riassunto di quanto mi è accaduto nell’ultimo anno e c

redo sia più maturo del cd d’esordio. Volevo dargli un suono fresco e istrionico, e credo di esserci riuscito anche perché ho avuto il privilegio di ospitare tanti fantastici artisti.

Artisti diversi tra loro, con cui tuttavia sei riuscito a interagire in modo convincente…
Con ognuno ho cercato di trovare l’interazione giusta. Rappare con J-Ax è stata un’emozione, con un testo dove lui parla di me e viceversa, così come con Gué, che non si scomoda per tutti. Annalisa ha la voce perfetta per la ballad d’amore Ferire per amare, mentre Britti ha colorato di blues Giro tutto il mondo con la chitarra. Invece Antonio Maggio ha dato un tocco cantautorale al pezzo per finire con Mannoia, un mash up intenso per Sempre sarai.

In alcuni brani rispondi anche a chi ti ha criticato…
Sì, a chi mi ha accusato in modo gratuito. Non sono contrario alle critiche, ma perché servano devono essere costruttive. Per alcuni puristi nostrani, potrei fare anche un pezzo con il miglior rapper americano, tanto per loro non varrebbe niente. È un atteggiamento curioso. Quando facevo le stesse cose nella scena underground, tutti mi dicevano che ero bravo; oggi, solo perché ho fatto una scelta artistica diversa, sono un incapace. Non è nemmeno più il caso di arrabbiarsi: ho la coscienza a posto e rispondo con qualche rima. Come dico nel brano con J-Ax: “La miglior vendetta è svegliarsi col sorriso”.
Il duetto con Fiorella Mannoia, Sempre sarai, è una ballad di profonda sensibilità...
È un brano in cui si mischiano l’amore e il dolore, visti da due prospettive diverse: la prima è il rispetto che i giovani dovrebbero avere verso gli anziani. Essi, sembra strano, sono un po’ anche il futuro per le nuove generazioni: i loro consigli, la loro esperienza sono preziosi e i teenager farebbero bene a tenerli in considerazione nella costruzione del domani.
La seconda prospettiva riguarda la capacità di superare il dolore. Una riflessione nata osservando come un mio caro amico abbia affrontato la perdita della mamma con grande forza e dignità, tanto che l’unica cosa che potevo fare era di prendere penna e foglio, e immaginarmi di essere lui.

Nel pezzo dici: “Abbi cura di splendere”…
È una frase che diceva sua mamma alla sorella del mio amico anche quando ormai sapeva che il male l’avrebbe annientata. Una frase talmente bella che ho voluto inserirla nel brano. <


Chi è
Moreno Donadoni è nato a Genova il 27 novembre 1989. Nel capoluogo ligure crea la crew di 5 elementi Ultimi AED con cui si fa conoscere. Partecipa a vari contest nazionali e, tra i tanti, vince nel 2011 il più importante, Tecniche perfette. L’anno dopo gareggia nella trasmissione MTV Spit, arrivando alle semifinali.
Nel 2012 partecipa ad Amici e lo vince. Debutta con il cd Stecca, doppio disco di platino con oltre 120 mila copie vendute.

Replica con il nuovo Incredibile, che ospita vari artisti di vaglia: Fiorella Mannoia, Alex Britti, Annalisa, Antonio Maggio, Guè Pequeno, J-Ax.

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