d planet
dPlanet di Francesca Binfarè ___ _ _________________________________________________________ Abiti per trovare lavoro Si chiama ...
https://www.dimensioni.org/2014/12/d-planet.html
dPlanet
di Francesca Binfarè _____________________________________________________________
Si chiama Suited for Work ed
è un’associazione filantropica di New York. Il suo impegno? Particolare e
lodevole: procurare gratuitamente abiti adeguati per affrontare un colloquio di lavoro a chi è
disoccupato, homeless o non può permettersi un vestito adatto alla situazione.
L’iniziativa si rivolge agli uomini
e li aiuta a sentirsi più a loro agio mentre cercano riscatto o una seconda
possibilità: l’abito aiuta a dare una buona prima impressione. Tutto questo è
possibile non solo grazie a una squadra di volontari ma anche ad accordi con sartorie e noti marchi della
moda.
Una bella iniziativa per ridare
fiducia a chi l’ha persa.
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ShoeAdvisor,
il social
network delle scarpe
Valeria Re è la creatrice di
www.shoeadvisor.net, il social network delle scarpe. Basta registrarsi sul sito
per fotografare le proprie scarpe preferite e condividerle con la community – e fin qui sarebbe solo
uno sfizio.
La parte interessante del progetto
è che le utenti (in prevalenza ShoeAdvisor è frequentato da ragazze, ma qualche
ragazzo c’è) possono scambiarsi consigli
e commenti su quanto quel modello sia comodo
o quanto questo paio sia troppo caro. In pratica, le scarpe vengono recensite
da chi le ha comprate e usate, e alla fine le consiglia o meno. Semplicemente, in maniera
più frivola, Shoe-Advisor può essere
il luogo giusto per mettere in mostra gli ultimi acquisti.
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Diciamo
flamenco e pensiamo alla Spagna: questa è la musica e la danza che la identificano nel mondo. Dove poteva sorgere
un’istituzione dedicata all’insegnamento di quest’arte? Al centro di Madrid,
naturalmente. La città ha recentemente accolto la prima università del
flamenco, una scuola che vuole formare nuovi artisti, ballerini e musicisti
specializzati in questa tradizione profondamente spagnola. Uflamenco,
così si chiama, vede tra i promotori alcuni tra i più grandi chitarristi e
performer del flamenco, che vogliono coinvolgere in questo percorso formativo
studenti di tutto il mondo.
www.uflamenco.com
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Un mondo
senza api sarebbe impossibile. Eppure, quando le vediamo volare non pensiamo a
quanto sia importante il lavoro che svolgono: l’impollinazione. La sparizione
di questi preziosi insetti potrebbe avere conseguenze gravissime sull’ambiente,
sulla catena alimentare e di conseguenza sulla vita dell’uomo. L’Ong Plan
Bee (bee sta per ape in inglese) vuole fare del Cile, il Paese in
cui ha sede, una “casa” accogliente per le api.
I dati
riportati sul sito dell’associazione non sono tranquillizzanti: ogni anno il 35% delle api del mondo muore. L’impegno dell’Ong si
concentra nello studio delle cause di questa sparizione, nella diffusione
dell’informazione sul problema e nella ricerca di un percorso di sostenibilità
che garantisca la sopravvivenza delle api.
www.ongplanbee.com
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Vediamo rosso e ci fa bene
In tempi di
crisi si dice che le donne scelgano il rossetto di colore rosso come
“compensazione” di fronte a una realtà complicata. Una ricerca inglese è andata
oltre: i risultati dimostrano che vestirsi di rosso porta a sorridere di più. Non solo: il rosso influenza anche chi lo
guarda, non solamente chi lo indossa.
A quanto pare
osservare questo colore fa salire i livelli degli ormoni legati al buonumore, come la dopamina e l’ossitocina, e le pupille si
dilatano. I risultati dicono anche che la nostra mente diventa più ricettiva. A
questo punto, sarà il caso di dare un’occhiata nei nostri armadi e diventare
tutte signore (e signori, per quanto possibile) in rosso.
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Una sorpresa da Mozart
Ebbene sì, il
tempo ci ha regalato una sorpresa da parte di Mozart: in Ungheria è stato
trovato un suo prezioso manoscritto che si pensava fosse perso da 200 anni. Si tratta dell’originale di una
delle sue opere più note, la Sonata
per pianoforte numero 11 in
la maggiore K331 (famoso è il terzo movimento, il rondò alla turca), che è
stato scovato nel magazzino di una biblioteca di Budapest. La morale:
controllare sempre le vecchie carte prima di buttarle via!