Alla conquista del mondo
di Stefano Moro Alla conquista del mondo Il gigante di Mark Zuckerberg non si ferma. Perché lui vuol essere Internet. Poc...
https://www.dimensioni.org/2016/01/alla-conquista-del-mondo.html
di Stefano Moro
Alla conquista
del mondo
Il gigante di Mark Zuckerberg non si ferma.
Perché lui vuol essere Internet.

D’altra parte i numeri sono tutti dalla sua parte, quasi 30 milioni di iscritti in Italia e 1,4 miliardi nel mondo, ai quali si affiancano i 600 milioni di utenti di Messenger, i 700 milioni di WhatsApp e i 300 milioni di Instagram. Già, perché anche Facebook, come Google, non si è fatta mancare una campagna acquisti impressionante, che ha registrato, negli anni, le acquisizioni di FriendFeed, Instagram, WhatsApp, Oculus VR, PrivateCore, Pebbles e molte altre piattaforme e società operanti su Internet. Un gigante che, oltre al fatturato miliardario, può contare su sedi in tutto il mondo e su 12.000 dipendenti.
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Mark Zuckerberg (a destra) con Barack Obama |
Le mani sul web
La vera sfida di Facebook, però, non è essere il servizio Internet più utilizzato, ma “essere Internet”. Il prossimo obiettivo di Zuckerberg è proprio quello di garantire con Facebook tutto il patrimonio di relazioni, esperienze, divertimento e informazioni che una persona può cercare sul web. Sostituire i siti web con Pagine Facebook. Un obiettivo forse troppo alto, anche per il ragazzo prodigio di White Plains. Forse. Perché le sperimentazioni in atto su notifiche e news personalizzate hanno proprio questo scopo: fornire all’utente, grazie a una profilazione millimetrica dei suoi gusti e delle sue idee, proprio le informazioni che cercherebbe autonomamente in rete.Sono diverse le novità appena uscite e quelle in cantiere, tutte mirate a coinvolgere sempre più gli utenti nella vita virtuale del social network. Ha sorpreso molti utenti, ad esempio, il Safety Check sperimentato durante gli attentati di Parigi, un’applicazione che ha informato dello stato dei propri “amici” presenti nella capitale francese durante le sparatorie e le esplosioni, una sorta di appello online condiviso con tutti i contatti. Novità che ha destato anche qualche perplessità in termini di rispetto della privacy, non avendo richiesto, pare, specifiche autorizzazioni agli utenti coinvolti.

Insomma, sempre guai giudiziari all’orizzonte per Facebook, ma anche continue innovazioni tecnologiche, come la sperimentazione di un sistema di riconoscimento facciale per il Messenger, in grado di suggerire ad esempio l’invio di una foto all’amico ritratto. Manco a dirlo, un altro enorme problema legato alla normativa sulla privacy.
E poi c’è internet.org, l’ambizioso progetto di Zuckerberg per portare Internet nel mondo, raggiungendo zone non connesse anche grazie ai droni e satelliti. Un progetto filantropico, si definisce, proprio come Project Loon di Google. E anche questa volta non possiamo non pensare a quanto sarà remunerativo per un’azienda come Facebook, che vedrà così crescere, se non raddoppiare, i propri utenti.