Handle with care
E se l’amore avesse ragione? - 8 Handle with care Siamo giunti alla fine del percorso. Ecco una serie di binomi per illuminare q...
https://www.dimensioni.org/2016/01/handle-with-care.html
E se l’amore avesse ragione? - 8
Siamo a uno dei vertici che l’Amore può raggiungere: il matrimonio. Apparentemente ordinario, è un vero mistero, più ricco e profondo di quello che appare a prima vista, che non va affrontato con superficialità ma “maneggiato con cura”.
A volte si trova scritto sulle casse che i corrieri portano in giro: “Handle with care”, “Maneggiare con cura”. Di solito è su due tipi di merci: su quelle molto delicate e preziose e su ciò che potrebbe prendere fuoco, incendiarsi, esplodere. Il mistero della relazione tra l’uomo e la donna è così.
Da una parte è qualcosa di estremamente prezioso, ma proprio per questo è anche estremamente fragile. Dall’altra è molto delicato, a rischio di esplosione. Da una parte è meraviglioso, ma dall’altra è anche terribile. Continuamente la cronaca ci parla della violenza sulle donne o dei femminicidi. Purtroppo la realtà è questa: a volte il matrimonio, che dovrebbe essere il culmine della preziosità e della bellezza dell’amore si trasforma in qualcosa di terribile, porta alla morte.
Per cercare di coglierne alcuni aspetti, forse è meglio individuare una serie di binomi apparentemente in contrasto ma efficaci.
Natura o cultura
Come comprendere l’amore, tirato tra natura (ciò che è donato all’uomo) e cultura (ciò che è creato dall’uomo)? Occorre anzitutto distinguere ciò che appartiene alla natura e ciò che fa parte della cultura. Almeno per quanto è possibile. Ci sono realtà che sono state donate all’uomo da Dio così: il nostro corpo, la nostra sessualità, l’attrazione sessuale, il desiderio, l’istinto di vita. Altre sono state inventate dall’uomo: il modo di vivere il matrimonio, il rapporto tra l’uomo e la donna, le forme del legame matrimoniale. Basta dare uno sguardo in giro. Nelle culture e nelle loro differenze.
Il matrimonio nell’islam è una realtà molto diversa da come noi oggi concepiamo il matrimonio, addirittura vi è la possibilità della poligamia. Nella società indiana, è ancora dominato dalla divisione in classi e in caste. Il matrimonio è cambiato nelle diverse epoche e nel succedersi delle generazioni anche qui in Italia. Non sono così lontani i tempi in cui i matrimoni erano combinati dalle famiglie, senza tenere conto della volontà dello sposo e della sposa.
C’è qualcosa che è immutabile, appartiene alla natura, a quello che Dio ci ha regalato. C’è invece anche qualcosa che cambia e che forse è anche giusto che cambi, nel quale bisogna investire delle energie perché si orienti al meglio.
Controllo sociale
individualismo libertario
Da noi in Occidente vi è stata una grande evoluzione. Fino a pochi anni fa, il controllo sociale era molto forte. La libertà e la volontà delle persone non contavano tanto. Era impensabile che un ragazzo e una ragazza si abbracciassero o si baciassero per la strada e nessuno lo avrebbe fatto. Bisognava chiedere il permesso ai genitori della ragazza anche solo per poterla accompagnare a Messa la domenica.
Oggi siamo passati a una situazione completamente opposta nella quale domina l’individualismo e dove la libertà è intesa semplicemente come: “ognuno fa quello che vuole e nessuno deve dirgli niente”. L’idea stessa dei legami è cambiata. Bauman, famoso sociologo, dice che si è passati dalla solidità alla liquidità. Una volta i legami erano solidi, era impensabile e diventava al limite un’eccezione pensare che un legame si potesse rompere. Una volta stabilito doveva restare sempre così, non poteva più cambiare.
Adesso invece i legami sono liquidi, liquidi vuol dire che prendono la forma del contenitore in cui sono messi. E la forma oggi è una, domani un’altra, dopo domani un’altra ancora. E se prima tutto sembrava essere fermo e immutabile, ora tutto sembra essere precario e instabile.
Siamo in una situazione in cui non è semplice capire come maneggiare con cura il legame tra l’uomo e la donna. Se anni fa la convivenza rappresentava un’eccezione rispetto al matrimonio, adesso sembra essere quasi la regola. E se prima bisognava giustificare la scelta di convivere, adesso sembra quasi che si debba giustificare la scelta del matrimonio. Perché bisogna sposarsi? La risposta non è più scontata: costringe le persone a porsi la domanda e a vivere il matrimonio non per abitudine o per pressione della famiglia, ma come scelta libera e consapevole.
Prova - progetto
Il rapporto tra un uomo e una donna va vissuto secondo la logica della prova o secondo quella del progetto? La logica della prova è molto semplice, funziona un po’ come gli esperimenti scientifici. Proviamo a farlo: se funziona bene, se non funziona buttiamo via e cambiamo, facciamo un’altra prova. La prova vale fino a che le cose funzionano. E quando non funzionano più si cambiano. Come si prova un capo di vestito o un apparecchio tecnologico, che si riporta indietro se non funziona, così si rischia che vengano impostati i nostri legami. Li si prova, se non funzionano li si rimanda indietro.
Altra è la logica del progetto, che non è preoccupata immediatamente di trovare una soddisfazione e che questa soddisfazione non sia mai messa in crisi da niente. È invece preoccupata di costruire qualcosa. Sa che per costruire bisogna faticare e che non è scontato che tutto vada subito a posto, che tutto sia subito come si era pensato e desiderato. Sa che si potranno affrontare delle difficoltà, dei momenti di prova, ma l’importante è andare avanti nella costruzione e solo alla fine se ne potrà ammirare la bellezza. La prova vuole avere il risultato prima di averci lavorato, il progetto dice che vale la pena lavorare e alla fine si avrà la bellezza del risultato finale.
(continua)
Handle
with care
Siamo giunti alla fine del percorso. Ecco una serie di binomi
per illuminare qualcosa del mistero di Dio e del mistero
con cui Cristo ha amato la Sua Chiesa. Che, come tutti i finali
che si rispettano, è diviso in due puntate.
Siamo a uno dei vertici che l’Amore può raggiungere: il matrimonio. Apparentemente ordinario, è un vero mistero, più ricco e profondo di quello che appare a prima vista, che non va affrontato con superficialità ma “maneggiato con cura”.
A volte si trova scritto sulle casse che i corrieri portano in giro: “Handle with care”, “Maneggiare con cura”. Di solito è su due tipi di merci: su quelle molto delicate e preziose e su ciò che potrebbe prendere fuoco, incendiarsi, esplodere. Il mistero della relazione tra l’uomo e la donna è così.
Da una parte è qualcosa di estremamente prezioso, ma proprio per questo è anche estremamente fragile. Dall’altra è molto delicato, a rischio di esplosione. Da una parte è meraviglioso, ma dall’altra è anche terribile. Continuamente la cronaca ci parla della violenza sulle donne o dei femminicidi. Purtroppo la realtà è questa: a volte il matrimonio, che dovrebbe essere il culmine della preziosità e della bellezza dell’amore si trasforma in qualcosa di terribile, porta alla morte.
Per cercare di coglierne alcuni aspetti, forse è meglio individuare una serie di binomi apparentemente in contrasto ma efficaci.
Natura o cultura
Come comprendere l’amore, tirato tra natura (ciò che è donato all’uomo) e cultura (ciò che è creato dall’uomo)? Occorre anzitutto distinguere ciò che appartiene alla natura e ciò che fa parte della cultura. Almeno per quanto è possibile. Ci sono realtà che sono state donate all’uomo da Dio così: il nostro corpo, la nostra sessualità, l’attrazione sessuale, il desiderio, l’istinto di vita. Altre sono state inventate dall’uomo: il modo di vivere il matrimonio, il rapporto tra l’uomo e la donna, le forme del legame matrimoniale. Basta dare uno sguardo in giro. Nelle culture e nelle loro differenze.
Il matrimonio nell’islam è una realtà molto diversa da come noi oggi concepiamo il matrimonio, addirittura vi è la possibilità della poligamia. Nella società indiana, è ancora dominato dalla divisione in classi e in caste. Il matrimonio è cambiato nelle diverse epoche e nel succedersi delle generazioni anche qui in Italia. Non sono così lontani i tempi in cui i matrimoni erano combinati dalle famiglie, senza tenere conto della volontà dello sposo e della sposa.
C’è qualcosa che è immutabile, appartiene alla natura, a quello che Dio ci ha regalato. C’è invece anche qualcosa che cambia e che forse è anche giusto che cambi, nel quale bisogna investire delle energie perché si orienti al meglio.
Controllo sociale
individualismo libertario
Da noi in Occidente vi è stata una grande evoluzione. Fino a pochi anni fa, il controllo sociale era molto forte. La libertà e la volontà delle persone non contavano tanto. Era impensabile che un ragazzo e una ragazza si abbracciassero o si baciassero per la strada e nessuno lo avrebbe fatto. Bisognava chiedere il permesso ai genitori della ragazza anche solo per poterla accompagnare a Messa la domenica.
Oggi siamo passati a una situazione completamente opposta nella quale domina l’individualismo e dove la libertà è intesa semplicemente come: “ognuno fa quello che vuole e nessuno deve dirgli niente”. L’idea stessa dei legami è cambiata. Bauman, famoso sociologo, dice che si è passati dalla solidità alla liquidità. Una volta i legami erano solidi, era impensabile e diventava al limite un’eccezione pensare che un legame si potesse rompere. Una volta stabilito doveva restare sempre così, non poteva più cambiare.
Adesso invece i legami sono liquidi, liquidi vuol dire che prendono la forma del contenitore in cui sono messi. E la forma oggi è una, domani un’altra, dopo domani un’altra ancora. E se prima tutto sembrava essere fermo e immutabile, ora tutto sembra essere precario e instabile.
Siamo in una situazione in cui non è semplice capire come maneggiare con cura il legame tra l’uomo e la donna. Se anni fa la convivenza rappresentava un’eccezione rispetto al matrimonio, adesso sembra essere quasi la regola. E se prima bisognava giustificare la scelta di convivere, adesso sembra quasi che si debba giustificare la scelta del matrimonio. Perché bisogna sposarsi? La risposta non è più scontata: costringe le persone a porsi la domanda e a vivere il matrimonio non per abitudine o per pressione della famiglia, ma come scelta libera e consapevole.
Prova - progetto
Il rapporto tra un uomo e una donna va vissuto secondo la logica della prova o secondo quella del progetto? La logica della prova è molto semplice, funziona un po’ come gli esperimenti scientifici. Proviamo a farlo: se funziona bene, se non funziona buttiamo via e cambiamo, facciamo un’altra prova. La prova vale fino a che le cose funzionano. E quando non funzionano più si cambiano. Come si prova un capo di vestito o un apparecchio tecnologico, che si riporta indietro se non funziona, così si rischia che vengano impostati i nostri legami. Li si prova, se non funzionano li si rimanda indietro.
Altra è la logica del progetto, che non è preoccupata immediatamente di trovare una soddisfazione e che questa soddisfazione non sia mai messa in crisi da niente. È invece preoccupata di costruire qualcosa. Sa che per costruire bisogna faticare e che non è scontato che tutto vada subito a posto, che tutto sia subito come si era pensato e desiderato. Sa che si potranno affrontare delle difficoltà, dei momenti di prova, ma l’importante è andare avanti nella costruzione e solo alla fine se ne potrà ammirare la bellezza. La prova vuole avere il risultato prima di averci lavorato, il progetto dice che vale la pena lavorare e alla fine si avrà la bellezza del risultato finale.
(continua)