La perla dell’est
viaggi di Francesca Binfarè Verso Cracovia La perla dell’est La città polacca ospiterà la Giornata Mond...
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viaggi
di Francesca Binfarè
Verso Cracovia
La perla dell’est
La città polacca ospiterà la
Giornata Mondiale della Gioventù.
Scopriamo i suoi vivaci quartieri,
i monumenti, i musei.
E un mondo fatto di… sale.
Lo scorso anno Cracovia, capoluogo della regione Malopolska situata nella
parte meridionale della Polonia, è stata visitata da oltre 10 milioni di
persone: un record. La cifra, presumibilmente, verrà superata in questo
2016 perché, come sappiamo, ospiterà la Giornata Mondiale della Gioventù,
dal 26 al 31 luglio.
Cracovia è una città ricca di monumenti da scoprire, è sede di
un’importante università e ha una vita notturna vivace, conserva un peculiare spirito
mitteleuropeo, affonda le sue radici in un grande passato e guarda al
futuro.
È decisamente una delle città dell’anno, ricca storicamente,
culturalmente e spiritualmente: nella regione Malopolska è nato e ha vissuto Giovanni
Paolo II. La sua presenza, qui, è forte.
Arrivare a Cracovia dall’Italia è semplice, dal momento che è servita da
un aeroporto internazionale, il secondo scalo per dimensioni e traffico di
tutta la Polonia. Muoversi in città è altrettanto facile: qui tutto è a
misura d’uomo.
Il
centro storico
Partiamo dal Castello, che fu residenza dei re fino alla fine del
XVI secolo e che si trova sulla collina del Wawel. Cracovia è terra di
leggende; una riguarda un drago che divorava le fanciulle della città, di cui
potete vedere la statua proprio al castello. Visitate la Cattedrale,
dove le ossa del drago sono legate a una catena. All’interno della Cattedrale
non perdetevi la Cappella di Sigismondo, le tombe dei re, dipinti e
bassorilievi di artisti provenienti anche dall’Italia. Nel Castello, invece,
potete vedere la Dama con l’ermellino dipinta da Leonardo,
temporaneamente spostata qui dal Museum Czartoryskich, in restauro.
La piazza del mercato si chiama Rynek Główny: sapete che è la piazza
medievale più grande d’Europa? È circondata da caffè sempre affollati,
bancarelle di fiori e negozi di souvenir. Sulla piazza, o meglio sotto, si
trova il museo Cracovia Sotterranea, che racconta la nascita della città
e i suoi sviluppi lungo i secoli.
Sempre sulla piazza del mercato potete visitare la chiesa di Santa
Maria. La chiesa ha due torri asimmetriche, che ricordano un’antica
leggenda: due fratelli furono incaricati di costruire le torri; entrambi
volevano primeggiare, erigendo una struttura più alta dell’altra. Finì che si
uccisero.
A ogni ora una delle torri suona una melodia: ricorda una
sentinella che, avvistati gli invasori, fu ferita a morte da una freccia mentre
stava dando l’allarme, suonando la sua
tromba. Cracovia si conferma città di leggende: quando siete lì, scopritele e
lasciatevi incantare del loro fascino.
Vicinissimo alla piazza del mercato si è sviluppato il quartiere
universitario: Cracovia ospita da secoli l’Università Jagellonica (è
stata fondata nel 1364). In quest’area bar e trattorie hanno prezzi
“universitari”, quindi più economici che altrove; chiacchierando tra questi
tavoli si fa conoscenza con ragazzi che vengono da mezzo mondo, e durante la
GMG è facile supporre che verranno da ogni Paese del globo.
I
quartieri Kazimierz e
Podgorze
Cracovia è certamente una città giovane: per questo le attività culturali
e la vita notturna sono intense. Per la vivacità dei suoi piccoli locali, che
propongono spettacoli di cabaret e musica dal vivo, spicca Kazimierz, il
quartiere ebraico che oggi esprime uno spirito bohemien ed è amato dagli
artisti. È una meta ottima per una pausa in uno dei suoi ristoranti e caffè
kosher.
Come detto, Kazimierz è un quartiere molto popolare fra i turisti perciò,
se cercate una zona altrettanto frizzante ma meno affollata, potete esplorare Podgorze,
quello che una volta era il ghetto ebraico. I due quartieri sono uniti da un
ponte pedonale: Podgorze si trova sul lato opposto della Vistola, il fiume che
bagna Cracovia.
Proprio in quest’area, tra l’altro, si trova il Centro di Documentazione
di Tadeusz Kantor, la “Cricoteka”. Ospita documenti sulla vita di
Kantor, artista a tutto tondo, attore e pittore, e l’edificio stesso è un
interessante esempio di architettura contemporanea.
Altre
sorprese
Zabłocie è uno storico polo produttivo
vicino al centro della città, che oggi regala un panorama post-industriale con
fabbriche dismesse trasformate in discoteche, scuole d’arte e spazi teatrali.
Il simbolo più evidente del fermento di Zabłocie è il Mocak
(mocak.com.pl, aperto da martedì a domenica dalle 11 alle 19; entrata gratuita
con la Krakow Tourist Card): è il museo di arte contemporanea, ospita
opere di autori polacchi e internazionali, e ha sede negli edifici della
fabbrica di Oskar Schindler, la cui vicenda è stata raccontata al cinema in Schindler’s
List (salvò moltissimi ebrei dalle persecuzioni naziste).
Un altro quartiere dal passato operaio è Nowa Huta;
nato su proposta di Stalin, avrebbe dovuto rappresentare il prototipo di città
socialista che però con gli anni ha avuto un altro tipo di sviluppo. Ad
esempio, nel 1969 i cittadini, con il sostegno dell’arcivescovo di Cracovia
Karol Wojtyła, ottennero di costruire una chiesa.
Dopo anni di degrado, Nowa Huta sta vivendo una fase di rilancio grazie
alla sua particolare identità di quartiere socialista, che incuriosisce i
turisti. Qui sono organizzati i communist tour a bordo delle storiche automobili
Trabant, con cene negli autentici mleczne (piccoli ristoranti dai
prezzi politici e dall’aspetto modesto) e serate che ricordano gli anni ’80
così come sono stati vissuti dalla Polonia.
Cracovia, insomma, è una città che sa sorprendere. Anche
con i suoi tumuli, colline artificiali che sono perfetti come punti panoramici.
Tra quelli la cui nascita si perde nel mito ci sono il tumulo di Krakus,
che prende il nome dal fondatore leggendario della città, e quello di sua
figlia Wanda, che sorge a Nowa Huta. Dal tumulo di Kosciuszko, in particolare,
si gode una bella vista sulla città.
Se siete a Cracovia a fine giugno non perdete il “Wianki”:
è una festa di antica tradizione che si rinnova ogni anno per la notte di San
Giovanni, durante la quale si lanciano ghirlande di fiori sul fiume Vistola
mentre la città è animata da concerti e spettacoli pirotecnici.
di
Wieliczka
La visita alle miniere di sale di Wieliczka è una delle esperienze più
particolari e affascinanti che si possano fare nei dintorni della città (ci si
arriva con il treno o con l’autobus). Patrimonio dell’Unesco, è miniera ma
anche centro termale sotterraneo, ospita eventi e concerti, ed è luogo
di preghiera: un affascinante mondo scolpito nel sale, che non conosce
la luce del sole.
Qui le mani operose di tanti lavoratori hanno aperto cunicoli e stanze,
creando quello che oggi è diventato il tragitto turistico, diviso in diversi
percorsi. Si scoprono cappelle e altari, statue e lampadari, anche questi
composti con il sale. Camminando lungo le gallerie, tra laghetti e anfratti,
non si può che restare incantati. Forse la vista più sorprendente è quella
della Cappella di Santa Kinga di Polonia: è grande (può ospitare 500
persone) e interamente scolpita nel sale, compresi l’arredamento e le
decorazioni. Non si può che definirla un’opera d’arte.