Quando il digitale diventa arte

CINEMA di Nicola Di Mauro Pixar. 30 anni di animazione Quando il digitale diventa arte Una grande mostra ci fa scoprire i ...


CINEMA
di Nicola Di Mauro




Pixar. 30 anni di animazione
Quando il digitale diventa arte
Una grande mostra ci fa scoprire i segreti dietro capolavori dell’animazione come Toy Story, Inside Out, Gli Incredibili. Tra tecnologia e tanto cuore.

Messi tutti in fila formano una catena di successi impressionante e negli ultimi 30 anni sono stati considerati, per la maggior parte, dei veri e propri capolavori dell’animazione e non solo. Qualche titolo? Toy Story, Alla ricerca di Nemo, Up, Inside Out, fino all’ultimo uscito nelle sale: Gli incredibili 2. Film che hanno una cosa in comune: sono targati Pixar, che proprio nel 2016 ha spento le sue 30 candeline sulla torta di compleanno e festeggiato con una mostra itinerante che è arrivata a Roma.

Non solo digitale
Uno dei suoi più importanti rappresentanti, il regista, animatore e produttore John Lasseter, ha affermato con orgoglio che in questa vera e propria multinazionale dei film di animazione «si è saputo unire la più avanzata tecnologia digitale con l’arte della creatività».
Ciò vuol dire che i cartoon realizzati non sono solo frutto delle grandi e sofisticatissime potenzialità offerte oggi dai software digitali, ma che prima di arrivare al prodotto finale, c’è dietro un lungo, complesso ed elaborato lavoro di preparazione e allestimento.
Lavoro che richiede innanzi tutto il… computer che abbiamo in testa, ossia il cervello, e abbondanti dosi di fantasia, immaginazione e genialità, da tramutare poi con strumenti e tecniche artigianali, come carta e matita, pennarelli, pastelli, acquarelli, creta, legno, ecc. prima che i personaggi e le storie prendano vita tra gli algoritmi della grafica computerizzata.
Tutto questo, ora, è visibile grazie a un’affascinante mostra intitolata appunto Pixar. 30 anni di animazione che, dopo aver girato mezzo mondo, è approdata nella nostra capitale. Sono 400 opere selezionate che accompagnano il visitatore dentro i segreti dei suoi film. «L’esposizione è concepita per approfondire il lavoro di quella che è una vera e propria bottega rinascimentale digitale – spiega Maria Grazia Mattei, curatrice della mostra – , dove disegno a mano, scultura e informatica coesistono sul grande schermo in una sintesi armonica. Pixar è sia strumento che linguaggio».

 Info
Giorni e orari: martedì, mercoledì, giovedì e domenica dalle ore 10.00 alle 20.00; venerdì e sabato dalle ore 10.00 alle ore 22.30; lunedì chiuso. Il prezzo del biglietto intero: € 12,50; ridotto: € 10,00; per singolo studente: € 4,00; fino ai 18 anni: € 6,00.
www.palazzoesposizioni.ittel. 06/399.67.500.

Dentro tre mondi
Il percorso espositivo si suddivide in tre tragitti tematici: Personaggi, Storie e Mondi. In ognuna di queste sezioni il visitatore potrà cogliere e apprezzare tutto l’universo e il dietro le quinte dei cartoon.
È qui che scoprirà l’immutato fascino delle procedure artigianali e le sbalorditive potenzialità delle tecnologie computerizzate. Un connubio che inizia da un disegnatore che traccia su un foglio un’idea per arrivare alla composizione accurata del personaggio e della storia che lo riguarda, del mondo che lo circonda e in cui vive e si anima.
Commenta Elyse Klaidman, direttrice delle Mostre e degli Archivi Pixar Animation Studios: «Sono gli artisti a fare i nostri film e, come tutti gli altri, anche i nostri artisti scelgono gli strumenti che consentono loro di suscitare un’emozione o una reazione nel modo più efficace. La mostra presenta un’ampia varietà di tecniche: disegni a matita e a pennarello, dipinti digitali, calchi, modelli fatti a mano e lavori realizzati con media digitali».
Ecco così sfilare sotto gli occhi dei visitatori i bozzetti dello sceriffo Woody (Toy Story), di Mike e Sully (Monsters & Co.), dei coniugi Bob e Helen Parr, meglio conosciuti come Mr. Incredible ed Elastigirl (Gli Incredibili), il calco del simpatico topino Ratatouille e tante altre meraviglie e personaggi.
 
Artscape e Zoetrope
La mostra presenta poi due spettacolari installazioni multimediali, l’Artscape e lo Zoetrope, per vivere un’esperienza immersiva. Nella prima, il visitatore ha l’impressione di entrare dentro il cartoon e gli viene offerta la possibilità di ammirarne gli squisiti dettagli, avvolto da una coinvolgente colonna sonora. Nella seconda, viene illustrata visivamente in 3D come un’immagine ripetuta crei l’illusione del movimento, concetto alla base dell’animazione.
Passeggiando nelle varie sale espositive, emerge forte il gran lavoro di squadra della Pixar. Conferma Klaidman: «Sebbene ciascun lavoro sia attribuito a un unico artista, il processo che ha portato alla sua creazione è sempre frutto di collaborazione. Può capitare che un’idea nasca nel corso di una riunione e che un artista realizzi uno schizzo veloce, che a sua volta ispira un secondo artista, mentre qualcun altro dà un suggerimento… Questa continua interazione si applica a tutto il processo, non solo alla creazione artistica».
All’interno della mostra, sono stati anche installati dei laboratori per scuole e famiglie dove si potrà sperimentare in prima persona simulazioni di vario tipo, per comprendere ancora meglio come si costruisce un cartoon. E naturalmente non mancheranno le proiezioni dei capolavori della Pixar, da Toy Story a Gli Incredibili 2, per riscoprirne la magia e rivivere le emozioni di tante avventure. Perché, come dice Klaidman, «non sono i computer a fare i film, sono le persone».





Il pianeta digitale
La Pixar Animation Studios è un’azienda californiana specializzata nella fabbricazione e produzione di film di animazione. Nasce nel 1979 con la originaria denominazione di Computer Graphics Division per sviluppare software per grafica computerizzata da applicare anche agli effetti cinematografici. È una divisione della Lucasfilm, la società di produzione del regista George Lucas. Il frutto di tale lavoro lo si vedrà in film come Star Trek II e Il ritorno dello Jedi.Viene poi acquistata da Steve Jobs nel 1986, che gli cambia il nome in Pixar. Iniziano così le produzioni di cortometraggi realizzati interamente con il computer che porteranno al varo nel 1995 di Toy Story, il primo film completamente girato in animazione digitale. Inaugurerà una lunga serie di successi.Oggi la Pixar appartiene alla Walt Disney Company, acquisita nel 2006.

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