Eros Ramazzotti: Canzoni ce n’è
MUSICA di Francesca Binfarè Incontro con Eros Ramazzotti Canzoni ce n’è Il suo ultimo cd è un’iniezione di ottimismo, spinto dal...
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di
Francesca Binfarè
Incontro
con Eros Ramazzotti
Canzoni ce n’è
Il suo ultimo cd è
un’iniezione di ottimismo, spinto dall’amore che racconta nei suoi nuovi brani.
Con l’aiuto di qualche amico importante.
Vita ce n’è è l’ultimo album di Eros Ramazzotti. La pubblicazione di ogni suo disco è un evento, tanto
che è stato presentato nelle sale del Castello Sforzesco di Milano con Pippo
Baudo nelle vesti di narratore e intervistatore. Alla presentazione non è
mancata la stampa estera, perché l’artista è uno dei cantanti italiani di
maggior successo nel mondo: Vita ce n’è è
stato pubblicato in 100 Paesi, sia
in lingua italiana sia in spagnolo.
Il
disco in Italia ha debuttato direttamente al primo posto della classifica FIMI/Gfk degli album più venduti nella
settimana di uscita. È il quindicesimo in studio di Ramazzotti e segna il suo
ritorno discografico tre anni dopo Perfetto,
antipasto a un tour mondiale.
L’intervista
Nella tua
carriera hai venduto circa 60 milioni di dischi. Ogni album è una nuova avventura?
Vita ce n’è è il mio
quindicesimo lavoro. Ci ho messo un anno e mezzo a farlo, con la collaborazione
di altri autori che mi hanno dato una mano (da Federica Abbate a Cheope, da
Dario Faini a Enrico Nigiotti e altri ancora). Per me rappresenta un nuovo
inizio, una sfida con me stesso e con il tempo, la voglia di lasciare un segno
decisivo e di “spaccare”.
Hai scelto
un titolo che sprizza speranza ed energia.
L’ho
scelto perché penso sia importante dare un messaggio positivo. Come titolo è
forte, me ne rendo conto. È uno slogan, un auspicio, un modo per dire andiamo
avanti, perché “ripartiremo insieme, non c’è una direzione sola”, come canto
nel brano che porta lo stesso titolo dell’album. A proposito di questa canzone,
ha un testo semplice ma diretto, forte e potente, racchiude parole che danno
speranza.
Questo è un
disco esclusivamente d’amore?
Sì,
è quello il tema di tutto l’album, declinato in molti suoi aspetti. L’amore è
il centro di tutto l’ottimismo in cui si può ancora credere.
Vita ce n’è è
dedicato a qualcuno in particolare?
Sì,
è dedicato a Pino (Daniele, molto amico di Eros, nda). Mi sembra il minimo ricordare un grande artista che oggi
manca molto.
Hai detto
che hai impiegato un anno e mezzo per realizzare il disco. Da dove ti è arrivata
l’ispirazione?
Io
quando vivo nella difficoltà non riesco a fare niente, devo stare bene per fare
musica. Ero sereno e tranquillo quando ho iniziato a lavorarci, mi sono preso i
miei spazi per buttare giù le idee. Abbiamo prodotto 25 brani, 10 li ho messi
da parte; sono lì e sono comunque ottimi.
Nel disco c’è
un duetto con un nome emergente della musica internazionale, Alessia Cara.
Lei
è di origine italiana, di cognome fa Caracciolo. È
brava, cantiamo insieme Vale per sempre.
Era felicissima di questa collaborazione, mi ha detto che per lei era un sogno.
E Luis Fonsi,
la star di Despacito?
Per le strade una canzone è il brano che
canto con lui, è una celebrazione dell’amore. Ci siamo trovati a Miami, dove
abbiamo registrato il pezzo.
Tra gli
autori del disco compare Paolo Antonacci, figlio di un altro tuo amico, Biagio.
Cosa ci dici di lui?
Dico
che Paolo ha idee molto originali. All’inizio scriveva brani lunghi, di 7 o 8
minuti. Lui viene dal rap, allora io gli ho detto che se voleva fare pop
avrebbe dovuto costruire diversamente le canzoni. Due volontà me l’ha portata un paio di anni fa; la voleva cantare
lui con un altro artista, però era troppo bella e l’ho chiesta per me. Ci
tenevo molto.
Se ti
dicessimo In primo piano?
Rispondo
che è un brano scritto dal grande Lorè, Jovanotti. Il mio amico mi ha dato una
canzone struggente, una ballata bellissima.
Cosa ti
hanno detto in famiglia a proposito delle nuove canzoni?
Marica
(la moglie di Eros, nda) ha sentito i
brani quando il lavoro era quasi finito. Lei mette molta energia nei giudizi:
dice di buttare via qualcosa, di accorciare qualcos’altro, in realtà ti crea
confusione in testa (Eros ride, nda).
Lei e i bambini, Raffaela e Gabrio, mi danno la carica.
Com'è la tua
quotidianità?
Fuori
dal palco e dallo studio di registrazione sono una persona normale. I paparazzi
in particolare lo sanno. Quando torno a casa, dopo aver lavorato, penso solo a
giocare con i bambini.
Come
organizzerai la vita durante il tour mondiale che ti aspetta?
Aurora,
la mia figlia maggiore, me la troverò col fidanzato in qualche data, mentre i
due figli più piccoli verranno con me e Marica.
Una
curiosità: che tipo di allenamento farai per arrivare fisicamente preparato ai
concerti?
La
lotta a casa con i miei figli, è questo l’allenamento per il tour (scherza, nda). Mi preparerò dal punto di vista
fisico perché è necessario. È vero che sulla
copertina del cd indosso una camicia bagnata che quindi è molto aderente, ma ci
vuole coraggio per fare uno scatto del genere (ride, nda).
Parliamo
della musica di oggi: c’è qualcuno che ti piace in particolare?
Sento
cose interessanti, ad esempio quelle di Calcutta, Irama, Ghemon e Ultimo. I
giovani possono fare molto, sia nella trap sia nel pop.
Famoso fin dagli esordiIl pubblico scopre Eros Ramazzotti nel 1984, quando vince la sezione Nuove Proposte al Festival di Sanremo del 1984, con Terra promessa.Nel 1985 arriva sesto tra i big di Sanremo con il brano Una storia importante. Pubblica il suo primo album, Cuori agitati.Nel 1986 vince il Festival di Sanremo con Adesso tu. Il successo internazionale giunge proprio in questi stessi anni. Da allora, è sempre stato al top.Nella sua carriera ha cantato con moltissimi artisti, da Andrea Bocelli a Tina Turner, da Anastacia a Cher.