dTracks

            dTracks                                                                 di Franz Coriasco                                    ...

            dTracks                                                    
            di Franz Coriasco                                        

 
U2
 Songs of innocence
 (Island)

Il ritorno sulle scene di Bono e soci è stato clamoroso. In primis perché l’operazione ha sottolineato una volta di più le nuove strategie del music-business per rockstar: non più sfornare dischi per venderli, ma regalarli per ottenere visibilità e dunque più attenzione mediatica; e il resto verrà da sé… In realtà il regalo lo si deve alla Apple che di fatto ha finanziato l’album ottenendo in cambio il supporto dell’indiscusso appeal del quartetto dublinese per lanciare i-Phone6 e i nuovi apple-watch. E poco importa che il tutto sia un altro passo verso una gadgettizzazione della musica potenzialmente pericolosa almeno quanto ricca d’opportunità.
Quanto al disco, siamo in perfetto stile U2: rock appassionato e schitarrante, atmosfere enfatiche, piacionerie mainstream, ma anche il carisma dei caposcuola non ancora bolliti.
«È l’album più intimo che abbiamo mai fatto – ha dichiarato il leader – . Con questo disco abbiamo cercato il grezzo per tornare all’essenziale».
Non so se sia davvero così, ma certo il mezzo miliardo di clienti iTunes cui l’album è stato recapitato (che lo volessero o no) si saranno resi conto che anche se le nuove canzoni non hanno l’aura dei loro capolavori (cui pure si rifanno), i quattro sanno ancora alzarsi di una buona spanna su quasi tutti gli epigoni e i concorrenti.

                     forevergreen                          
  AA.VV.
  Real World 25
  (Real World)
Venticinque anni fa Peter Gabriel si lanciava in un’impresa che all’epoca apparve coraggiosa e forse anche azzardata: una nuova etichetta interamente dedicata alla “musica del mondo”. Grazie al suo carisma funzionò e in breve gli studi di Bath cominciarono ad ospitare il meglio dei talenti extra-occidentali (dal pakistano Ali Khan, al flautista cinese Guo Ye, dal Terem Quartet di San Pietroburgo, ai Farafina del Burkina Faso), in un fantastico succedersi d’atmosfere, ritmi, strumenti e scuole stilistiche provenienti dai quattro angoli del pianeta.
Alcuni fra i circa 200 artisti attualmente in catalogo sono presenti in questa compilazione che viaggia anni luce lontano dai cliché del pop-rock d’Occidente, ma che, specie di questi tempi, ribadisce il potenziale della Musica come strumento d’incontro tra popoli e culture. Basterebbe questo a garantire al buon Peter e alla sua Real World, gloria e riconoscenza imperitura.

                                                                                        
FABI-SILVESTRI-GAZZÈ
 Il padrone della festa
 (Sony Music)
Col senno di poi, e a conti fatti, vien da chiedersi perché non l’abbiano fatto prima. I tre sono amici da una vita e rappresentano da anni gli eredi più credibili della vecchia scuola cantautorale romana. Questo loro eccellente progetto in comune assomma i talenti e le peculiarità espressive di ciascuno, ma aggiungendo un quid dato appunto dalle loro interazioni creative.
La leggerezza poetica di Niccolò Fabi, la lucidità analitica di Daniele Silvestri e l’eclettismo apparentemente stralunato di Max Gazzè s’incrociano a meraviglia regalando un disco che, come impatto e qualità, ricorda il celeberrimo Banana Republic che nel ’79 mise insieme Dalla, De Gregori e Ron. Altri tempi, ovviamente, e infatti in queste canzoni affiorano, oltre a sentimenti e nostalgie sempiterne, anche molte delle ansie del presente. Se tanto mi da tanto questo sarà solo l’incipit di una lunga e gran bella storia…

                                                                                        
ARIANA GRANDE
 My everything
 (Republic Records)



La “piccola Mariah Carey” è cresciuta, e ha fatto il botto. Questa graziosa fanciullina della Florida, ma di origini siculo-abruzzesi, s’era fatta conoscere come starlette televisiva grazie a una sitcom di Nickelodeon.Questo suo secondo album, My Everything, le è valso questa estate l’invidiabile titolo di cantante più ascoltata al mondo. Il cliché è quello giusto: fisico e ammiccamenti da pin-up adolescenziale, canzoncine radiofoniche, furbeschi richiami al moderno r&b nero, una notevole estensione e personalità vocale. Buon proseguimento.

                                                                                       

THE SCRIPT
 No sound without silence
 (Sony Music)

Se ti piace il pop bello tirato e ben confezionato, allora il nuovo album di questo trio irlandese fa per te. L’appeal è quello di una boyband, ma il trio è ben più solido e stagionato. Questo loro quarto album possiede una manciata di singoli potenziali, troppo furbetti e banali per piacere ai critici, ma in grado di mandare in sollucchero i sempre più numerosi estimatori; venti milioni di copie vendute, oltre 100 milioni di visualizzazioni su YouTube e di ascolti in streaming su Spotify, mica si conquistano per caso.

                    laperlanascosta                

A TOY ORCHESTRA
Butterfly effect
(Urtovox - Ala Bianca)

Sulle scene dal ’98, la band salernitana ha saputo crescere nel tempo in sapienza e grazia, fino a diventare un punto di riferimento importante nell’ambito del cosiddetto indie-rock italiano. E lo confermano in questo loro sesto album che segna l’ingresso nel gruppo del polistrumentista Julian Barrett.

Enzo Moretto e sodali sanno esprimere personalità e originalità, ma anche rispetto per i loro maestri; eleganza di scrittura e arrangiamenti, ma senza risultare leziosi; modernità elettronica e richiami vagamente beatlesiani. Le undici nuove canzoni, tutte cantate in inglese, sono perfette per l’export e non temono il confronto con griffe ben più blasonate.

Related

dTracks 2949769554531780421

Posta un commento

emo-but-icon

Dimensioni Nuove CHIUDE

Dimensioni Nuove CHIUDE
Un saluto a tutti i nostri affezionati ma purtroppo troppo pochi lettori

Sfogliabile

Sfogliabile
Sfoglialo online

DIMENSIONI NUOVE

"È la rivista mitica, se così la possiamo definire, che l'editoria cattolica italiana dedica al mondo giovanile da sempre".

Newsletter

Iscriviti a Dimensioni Nuove
Email:

Recenti

Commenti

Facebook

Links

item