...e adesso l’Apocalisse
cinema di Paolo Morelli La saga dei mutanti continua ...e adesso l’Apocalisse È lui il cattivo supereroe deciso a purificare il m...
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cinema
di Paolo Morelli
La saga dei supereroi Marvel sul grande schermo si arricchisce di un nuovo episodio. X-Men: Apocalisse arriva nelle sale italiane il 18 maggio, anticipando l’uscita negli USA di 9 giorni. Diretto da Bryan Singer, “storico” regista dei precedenti episodi degli X-Men, dal 2000 a oggi, questa pellicola racconta il ritorno di Apocalisse, il più antico e potente dei mutanti, ed è il sequel di X-Men: giorni di un futuro passato, uscito nel 2014 e diretto sempre da Singer.
Venerato come dio sin dall’alba della civiltà, Apocalisse ha accumulato i poteri di molti altri mutanti ed è diventato praticamente invincibile. Nel film si accenna al suo risveglio, avvenuto negli anni Ottanta, quando il mutante si è trovato di fronte un’umanità in declino. La decadenza del pianeta lo ha portato a decidere di purificarlo, reclutando altri mutanti, per stabilire un nuovo ordine mondiale.
A vestire gli scomodi panni di Apocalisse c’è Oscar Isaac, attore guatemalteco già noto per avere, di recente, interpretato il pilota Poe Dameron in Star Wars VII: Il risveglio della Forza. Una prova attoriale non indifferente, poiché Isaac passa dal ruolo del “buono”, un esempio di onestà e coraggio in Star Wars VII, al ruolo del “cattivo” per eccellenza, un’entità che mette in pericolo la Terra, dotata di un potere ineguagliabile.
Il cast dell’ultimo episodio degli X-Men, però, annovera anche altri attori di livello, tra i quali spicca Michael Fassbender nel ruolo di Magneto, mutante in grado di generare campi magnetici per controllare e modificare i metalli, soprattutto quelli ferrosi. Proprio questo personaggio è la chiave del racconto.
Apocalisse vuole rimettere insieme la sua squadra di mutanti partendo proprio da Magneto, che ha trovato una compagna e ha messo su famiglia ed è, se così si può definire, una “persona normale”. «Penso che Magneto voglia fare del bene alla propria famiglia – ha dichiarato Fassbender a Gamesradar.com –. Lui fa quel che fa per garantire sicurezza e protezione ai suoi famigliari».
Magneto, infatti, va a comporre con Apocalisse un team formidabile, grazie a lui riscopre i propri poteri, che ha tenuto sopiti per 8 anni, e anzi li migliora. «Magneto – ha spiegato ancora Fassbender – apprezza che Apocalisse riesca a fare quello che lui non può. Ha tanto più potere di lui, è una forza così immensa. In un certo senso è come unirsi a un culto. Apocalisse ha preso Magneto in un momento vulnerabile della sua vita, e lui si è detto: “Ok, seguirò questo tizio nel suo processo del giudizio”. In un certo senso, Apocalisse riporterà il giudizio sulla Terra».
Nell’ultimo episodio degli X-Men scopre che cosa è successo a Magneto, convinto da Apocalisse a entrare nel suo team, e cerca di aiutarlo a ragionare per tornare sulla retta via. Lo stesso è già accaduto con Nightcrawler (qui interpretato da Kodi Smit-McPhee), un mutante in grado di teletrasportarsi.
Il vero antagonista di Apocalisse, però, è il Professor X. In questo film, il personaggio ha il volto di James McAvoy, attore scozzese che ha già fatto parte del cast di X-Men: giorni di un futuro passato e di X-Men: l’inizio.
Sulla trama, come sempre accade con questo genere di film, c’è sempre molto riserbo, sebbene, man mano che ci si avvicina all’uscita nelle sale, qualcosa viene comunque rivelato per stuzzicare la curiosità del pubblico e dei giornali.
Se, all’inizio, McAvoy non si era espresso sul proprio futuro, di recente ha dichiarato di voler interpretare il Professor X anche in altri episodi degli X-Men, andando oltre rispetto alla trilogia che si concluderà con quest’ultimo film. Lo stesso, sebbene in maniera più distaccata, ha dichiarato Jennifer Lawrence, la più cauta, per ora, riguardo il proprio futuro nella saga.
Quanto ad Apocalisse, in questo film se ne racconta, nel dettaglio, la storia, che è antichissima e risale agli egizi. Spiega lo sceneggiatore di questa trilogia, Simon Kinberg: «Nell’ultimo film, dopo i titoli di coda, si vedeva una scena in cui Apocalisse creava nientemeno che le Piramidi, assistito dai suoi quattro cavalieri».
L’attore utilizzato, però, era un altro, perché lo scopo era soltanto quello di mostrare da quanto tempo fosse attivo il suo potere. «Il prossimo film – ha continuato – non sarà ambientato in quel periodo, faremo avanti e indietro nel tempo fino a scoprire il reale significato di quella scena. È stato il nostro modo per dire che questo mutante è potentissimo, era considerato un dio dagli antichi egizi e risorgerà ancora».
Kinberg, poi, si è dilungato ancora sul personaggio: «Abbiamo passato molto tempo ad approfondire due suoi aspetti. Il primo è più visuale ed è una sfida non indifferente: Apocalisse è più potente di qualsiasi mutante visto finora, persino di Magneto. Visivamente volevamo raggiungere il livello dei disaster movie nello stile di Roland Emmerich, con l’estinzione dell’umanità, qualcosa che non si è mai visto nei film sui mutanti e dei supereroi in generale».
E il secondo aspetto? Continua Kinberg: «Scava più in profondità nel personaggio. Apocalisse non è solo un tipo che vuole distruggere il mondo perché è dotato di superpoteri. Nella sua mente quello che fa è giustificato e convalidato da una filosofia coerente e coinvolgente. Cercherà di fare proseliti, anche tra i “buoni”, per la sua causa».
Gli ha fatto eco, parlando con Total Film, il regista Bryan Singer: «Dovremo confrontarci con l’idea di mutanti antichi, con il fatto che siano nati ed esistiti migliaia di anni fa. Ma X-Men: Apocalisse sarà ambientato negli anni Ottanta e vedrà molta più distruzione di quanta mai apparsa negli altri film, perché finalmente abbiamo un personaggio che ci permette quel livello di spettacolo».
La nuova pellicola promette quindi un massiccio utilizzo degli effetti speciali, per mettere in scena un mondo colpito da enormi disastri, teatro dello scontro epocale tra Apocalisse, la sua squadra e i giovani X-Men del Professor X (che continuano l’opera di “ringiovanimento” avviata da Kinberg).
A scontrarsi, in realtà, saranno due diverse concezioni di giustizia: quella privata e quella collettiva. L’esito, tuttavia, non può essere dato per certo. Lo spettacolo, con premesse di questo tipo, è invece assicurato.<
di Paolo Morelli
La saga dei mutanti continua
...e adesso l’Apocalisse
È lui il cattivo supereroe deciso a purificare il mondo distruggendolo con i suoi enormi poteri. Ma a contrastarlo c’è la squadra degli X-Men.
La saga dei supereroi Marvel sul grande schermo si arricchisce di un nuovo episodio. X-Men: Apocalisse arriva nelle sale italiane il 18 maggio, anticipando l’uscita negli USA di 9 giorni. Diretto da Bryan Singer, “storico” regista dei precedenti episodi degli X-Men, dal 2000 a oggi, questa pellicola racconta il ritorno di Apocalisse, il più antico e potente dei mutanti, ed è il sequel di X-Men: giorni di un futuro passato, uscito nel 2014 e diretto sempre da Singer.
La Terra in pericolo
Venerato come dio sin dall’alba della civiltà, Apocalisse ha accumulato i poteri di molti altri mutanti ed è diventato praticamente invincibile. Nel film si accenna al suo risveglio, avvenuto negli anni Ottanta, quando il mutante si è trovato di fronte un’umanità in declino. La decadenza del pianeta lo ha portato a decidere di purificarlo, reclutando altri mutanti, per stabilire un nuovo ordine mondiale.A vestire gli scomodi panni di Apocalisse c’è Oscar Isaac, attore guatemalteco già noto per avere, di recente, interpretato il pilota Poe Dameron in Star Wars VII: Il risveglio della Forza. Una prova attoriale non indifferente, poiché Isaac passa dal ruolo del “buono”, un esempio di onestà e coraggio in Star Wars VII, al ruolo del “cattivo” per eccellenza, un’entità che mette in pericolo la Terra, dotata di un potere ineguagliabile.
Il cast dell’ultimo episodio degli X-Men, però, annovera anche altri attori di livello, tra i quali spicca Michael Fassbender nel ruolo di Magneto, mutante in grado di generare campi magnetici per controllare e modificare i metalli, soprattutto quelli ferrosi. Proprio questo personaggio è la chiave del racconto.
Apocalisse vuole rimettere insieme la sua squadra di mutanti partendo proprio da Magneto, che ha trovato una compagna e ha messo su famiglia ed è, se così si può definire, una “persona normale”. «Penso che Magneto voglia fare del bene alla propria famiglia – ha dichiarato Fassbender a Gamesradar.com –. Lui fa quel che fa per garantire sicurezza e protezione ai suoi famigliari».
Magneto, infatti, va a comporre con Apocalisse un team formidabile, grazie a lui riscopre i propri poteri, che ha tenuto sopiti per 8 anni, e anzi li migliora. «Magneto – ha spiegato ancora Fassbender – apprezza che Apocalisse riesca a fare quello che lui non può. Ha tanto più potere di lui, è una forza così immensa. In un certo senso è come unirsi a un culto. Apocalisse ha preso Magneto in un momento vulnerabile della sua vita, e lui si è detto: “Ok, seguirò questo tizio nel suo processo del giudizio”. In un certo senso, Apocalisse riporterà il giudizio sulla Terra».
Il Professor X
Sulle tracce di Magneto, al secolo Erik Lensherr, c’è Mystica, interpretata da Jennifer Lawrence, che di recente abbiamo apprezzato al cinema nel biopic Joy. Mystica è una mutante in grado di cambiare il proprio aspetto, la cui missione è salvare gli altri mutanti oppressi.Nell’ultimo episodio degli X-Men scopre che cosa è successo a Magneto, convinto da Apocalisse a entrare nel suo team, e cerca di aiutarlo a ragionare per tornare sulla retta via. Lo stesso è già accaduto con Nightcrawler (qui interpretato da Kodi Smit-McPhee), un mutante in grado di teletrasportarsi.
Il vero antagonista di Apocalisse, però, è il Professor X. In questo film, il personaggio ha il volto di James McAvoy, attore scozzese che ha già fatto parte del cast di X-Men: giorni di un futuro passato e di X-Men: l’inizio.
Sulla trama, come sempre accade con questo genere di film, c’è sempre molto riserbo, sebbene, man mano che ci si avvicina all’uscita nelle sale, qualcosa viene comunque rivelato per stuzzicare la curiosità del pubblico e dei giornali.
Se, all’inizio, McAvoy non si era espresso sul proprio futuro, di recente ha dichiarato di voler interpretare il Professor X anche in altri episodi degli X-Men, andando oltre rispetto alla trilogia che si concluderà con quest’ultimo film. Lo stesso, sebbene in maniera più distaccata, ha dichiarato Jennifer Lawrence, la più cauta, per ora, riguardo il proprio futuro nella saga.
Uno scontro epocale
Quanto ad Apocalisse, in questo film se ne racconta, nel dettaglio, la storia, che è antichissima e risale agli egizi. Spiega lo sceneggiatore di questa trilogia, Simon Kinberg: «Nell’ultimo film, dopo i titoli di coda, si vedeva una scena in cui Apocalisse creava nientemeno che le Piramidi, assistito dai suoi quattro cavalieri».L’attore utilizzato, però, era un altro, perché lo scopo era soltanto quello di mostrare da quanto tempo fosse attivo il suo potere. «Il prossimo film – ha continuato – non sarà ambientato in quel periodo, faremo avanti e indietro nel tempo fino a scoprire il reale significato di quella scena. È stato il nostro modo per dire che questo mutante è potentissimo, era considerato un dio dagli antichi egizi e risorgerà ancora».
Kinberg, poi, si è dilungato ancora sul personaggio: «Abbiamo passato molto tempo ad approfondire due suoi aspetti. Il primo è più visuale ed è una sfida non indifferente: Apocalisse è più potente di qualsiasi mutante visto finora, persino di Magneto. Visivamente volevamo raggiungere il livello dei disaster movie nello stile di Roland Emmerich, con l’estinzione dell’umanità, qualcosa che non si è mai visto nei film sui mutanti e dei supereroi in generale».
E il secondo aspetto? Continua Kinberg: «Scava più in profondità nel personaggio. Apocalisse non è solo un tipo che vuole distruggere il mondo perché è dotato di superpoteri. Nella sua mente quello che fa è giustificato e convalidato da una filosofia coerente e coinvolgente. Cercherà di fare proseliti, anche tra i “buoni”, per la sua causa».
Gli ha fatto eco, parlando con Total Film, il regista Bryan Singer: «Dovremo confrontarci con l’idea di mutanti antichi, con il fatto che siano nati ed esistiti migliaia di anni fa. Ma X-Men: Apocalisse sarà ambientato negli anni Ottanta e vedrà molta più distruzione di quanta mai apparsa negli altri film, perché finalmente abbiamo un personaggio che ci permette quel livello di spettacolo».
La nuova pellicola promette quindi un massiccio utilizzo degli effetti speciali, per mettere in scena un mondo colpito da enormi disastri, teatro dello scontro epocale tra Apocalisse, la sua squadra e i giovani X-Men del Professor X (che continuano l’opera di “ringiovanimento” avviata da Kinberg).
A scontrarsi, in realtà, saranno due diverse concezioni di giustizia: quella privata e quella collettiva. L’esito, tuttavia, non può essere dato per certo. Lo spettacolo, con premesse di questo tipo, è invece assicurato.<